Turismo ad alti livelli e il Governo aumenta la tassa di soggiorno

Redazione Nove da Firenze

Per il turismo il 2024 sarà l’anno del definitivo sorpasso rispetto ai livelli precedenti alla pandemia. Il Governo potrebbe estendere e aumentare la tassa di soggiorno a tutti i Comuni, facendo lievitare i costi delle vacanze. Associazioni e operatori turistici temono impatti negativi sull'occupazione e sull'economia

Secondo il Ministero del Turismo luglio registra un aumento delle prenotazioni online in Italia, con preferenza per le località lacustri. Cresce la soddisfazione dei turisti e migliorano le recensioni sui trasporti. Ecco i dettagli:

Tasso di prenotazioni online al 42% (+6% rispetto a giugno).

Località lacustri, città d'arte (51%) e balneari (50%) le più prenotate. Prezzo medio per notte: 145€ (+2% vs 2023).

Località balneari: Abruzzo (67%), Emilia-Romagna (59%), Friuli-VG (55%), Veneto (55%) e Toscana (54%) sopra la media.

Top destinazioni: Numana (78%), Monterosso al Mare (77%), Isola del Giglio (70%), Comacchio (68%), San Vincenzo (68%).

"Quando con l’accesso agli atti chiediamo di poter visionare i dati del turismo disaggregati e in dettaglio per poter fare le analisi che servono a dare informazioni precise ad Amministrazione e cittadinanza, ricevere risposte esaurienti è sempre molto faticoso, spesso ci si dice addirittura che alle nostre richieste si può rispondere giusto con qualche stima. Poi magari succede, al contrario, che se c'è da difendere il modello di sviluppo basato sul turismo, ecco che tutta una serie di numeri vengono tirati fuori da chi governa la Città.

Anche se, sempre di stime sembra trattarsi, ottime per il marketing ma del tutto inadeguate a governare un fenomeno che grava in modo importante sulla città -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Tante cose necessitano di chiarezza, trasparenza e approfondimento. In questi giorni ci è stato comunicato che il portale dell'imposta di soggiorno sul territorio fiorentino enumera 17.282 attività di locazione turistica. Un numero molto diverso dalle 12.411 stimate dal Centro Studi Turistici giusto un mese prima.

Una differenza non da poco, pari al 40%, che ancor di più rimarca la necessità di approfondire, sulla base dei dati reali e non su stime, l’analisi delle reali caratteristiche, qualitative e quantitative, dell’offerta ricettiva instauratasi nel Comune di Firenze.

Poiché alle nostre reiterate richieste di avere accesso ai dati si continua a non dare esaustiva risposta, abbiamo depositato un'interrogazione, per capire le ragioni del diniego e, soprattutto, se l’Amministrazione intenda davvero avvalersi delle informazioni di cui dispone per fare quel minimo di verifiche di tutta evidenza necessarie a proseguire nella dichiarata intenzione di governare l’eccessiva turistificazione di Firenze".