Stadio e sfiducia alla sindaca, scintille centrodestra - Italia Viva

Redazione Nove da Firenze

Sullo stadio Franchi e la mozione di sfiducia alla sindaca Funaro, scintille tra il centrodestra e Italia Viva. «Lo abbiamo detto fin dall’inizio – avevano dichiarato ieri i renziani Francesco Casini e Francesco Grazzini – che sarebbe andata a finire così.
 La nostra posizione sullo stadio Artemio Franchi è sempre stata chiara: lo stadio doveva farlo Rocco Commisso e non il Comune. La gestione pubblica di quell’intervento si è rivelata un errore, ma è un errore che l’attuale Sindaca ha ereditato, non che ha generato.
Anche per questo motivo non abbiamo sottoscritto la mozione di sfiducia presentata oggi dalle destre: non intendiamo contribuire a una polemica sterile, ma chiediamo piuttosto un approccio differente da parte dell’amministrazione con soluzioni concrete per sbloccare il cantiere e maggiore trasparenza sulle prossime fasi dei lavori».

Avevano proseguito i consiglieri del gruppo di IV-Casa Riformista:
 «Adesso c’è da rimediare al problema del cantiere dello stadio: ci aspettiamo che ognuno si assuma le proprie responsabilità, l’amministrazione per prima, e magari anche chi quel problema lo ha causato. Ma ciò che fa la destra non ha alcun senso per Firenze, né aiuta ad accelerare l’opera. Con questa mozione di sfiducia la destra fiorentina spiega perché non vince: dimostra di avere poche idee e di saper fare ben poco, se non lanciare boomerang che, puntualmente, tornano indietro».

«Non ha alcun senso la mozione di sfiducia che per noi è sbagliata nella sostanza e nel metodo - avevano aggiunto Casini e Grazzini. Sbagliata nella sostanza, perché non solo non ha i numeri per essere approvata, ma non consente nemmeno di entrare nel merito dei problemi reali, mentre noi vogliamo risolverli. È una perdita di tempo.
Sbagliata nel metodo, perché quando si vuole costruire un’azione politica condivisa non si convoca prima una conferenza stampa e poi si cerca il consenso delle altre forze, ma si lavora insieme con serietà e rispetto reciproco.
 A noi interessa risolvere i problemi, non fare propaganda.

Per questo chiediamo che venga convocata una seduta straordinaria congiunta della Commissione 3 (Infrastrutture) e della Commissione 5 (Sport), con la partecipazione della direzione del cantiere e dei rappresentanti politici e tecnici che seguono l’opera, per una verifica completa dello stato di avanzamento e per avviare un lavoro serio di soluzione delle criticità ammesse dalla stessa amministrazione».

La replica del centrodestra è seccata: “Non abbiamo bisogno che Italia Viva ci spieghi come fare a vincere. Siamo, infatti, orgogliosamente diversi da chi ha paura del proprio nome e delle proprie idee ed è costretto, per continuare a sopravvivere politicamente, a nascondersi sotto l’ombrello di qualcun altro. Siamo intensamente opposti a chi, ad ogni piè sospinto, indossa una maschera diversa per riciclarsi e, tra un (terzo) polo e l’altro, non ha neppure il coraggio di esprimere un voto che vada al di là di una banale e deresponsabilizzante astensione. Siamo fieramente antitetici rispetto a chi, diversamente coerente, sta in maggioranza in via Cavour e in “opposizione” in piazza della Signoria. Siamo sicuramente “altro” e ne siamo soddisfatti.

Il centrodestra ha perso in Toscana, non c’è dubbio. Meglio, tuttavia, perdere con onore che vincere senza dignità”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Matteo Chelli, Angela Sirello, Alessandro Draghi, Giovanni Gandolfo (FdI), Massimo Sabatini, Eike Schmidt e Paolo Bambagioni (Lista Schmidt), Guglielmo Mossuto (Lega), Alberto Locchi (Forza Italia) e Luca Santarelli (Gruppo Misto- Noi Moderati).