Santo Spirito: una RSA non può aprire senza il sì del Comune

Redazione Nove da Firenze

Ieri Padre Pagano ha pubblicato la lettera inviata al Ministro Crosetto, a firma dell'Arcivescovo Gambelli e del Padre Superiore dell’Ordine degli Agostiniani in merito alla vicenda del convento di Santo Spirito al centro di una vendita a un gruppo che vorrebbe farne una Rsa di lusso.

“Comprendo le preoccupazioni espresse e condivido la richiesta degli Agostiniani di intervento inviata direttamente al Ministro della Difesa -dichiara Luca Milani (Capogruppo PD)- Dal Ministero della Difesa, infatti, attraverso la società Difesa e Servizi – spiega il capogruppo PD Luca Milani – dipende il bando di assegnazione dell’ex caserma Ferrucci. L’Amministrazione comunale sarà sicuramente disponibile ad aprire un tavolo di co-progettazione sulle possibili attività da inserire all’interno del complesso, così come richiesto da Padre Giuseppe con cui la sindaca è direttamente in contatto; ma questo sarà possibile solo se non si concretizzerà il percorso di affidamento dell’immobile. Si ribadisce sempre – conclude il capogruppo PD Luca Milani – la nostra massima disponibilità al confronto e al dialogo”.

"Esprimo solidarietà a Padre Giuseppe Pagano e ai padri agostiniani di Santo Spirito. Una solidarietà che riguarda la storia e l'identità stessa di Firenze, dell'Italia e della nostra civiltà". A dirlo il consigliere comunale Eike Schmidt "Dopo la tragedia dell'abbandono da parte dei domenicani di San Marco di Firenze - che per secoli è stato un centro mondiale anche artistico, se pensiamo a Beato Angelico o a Fra Bartolomeo - non possiamo rischiare di perdere anche questo centro culturale, spirituale e artistico, frequentato tra l'altro da Petrarca e Boccaccio", prosegue l'ex direttore degli Uffizi.

"Qui - ricorda Schmidt - erano attivi Filippo Brunelleschi e Michelangelo! Il peccato originale risale al periodo dell'Unità italiana, quando l'immobile fu spezzato tra varie amministrazioni. Ma lo scandalo è quello recente, quando in totale sordina - incalza Schmidt - fu avviata l'assegnazione a privati per pochi spiccioli". "Ora tutte le forze civiche, istituzionali e politiche devono collaborare per salvare e valorizzare questo luogo unico nel cuore di Firenze. Il progetto bibliotecario-universitario dei Padri Agostiniani è una soluzione che risolve il degrado e punta dritto alla vocazione culturale e storica di questo luogo", conclude il consigliere.

"Il Comune di Firenze ha dato l'autorizzazione per aprire una RSA presso l'ex Caserma Ferrucci? Perché nell'ottobre 2023 la Società della Salute ci rendeva noto che la Fastpol non aveva dato alcun riscontro alla richiesta di un incontro per capire il progetto -domandano Dmitrij Palagi e Francesca Lupo di Sinistra Progetto Comune Quartiere 1- una simile struttura socio-sanitaria ha bisogno di una autorizzazione che spetta a Palazzo Vecchio. Infatti ad agosto 2022 la società Fastpol richiede il parere obbligatorio non vincolante alla realtà presieduta prima dall'allora Assessora Funaro (oggi Sindaca) e oggi dell'Assessore Paulesu, per realizzare 80 posti in una Residenza Sanitaria Assistita.

In attesa di una risposta sulle quote erogate alle strutture convenzionate, lunedì porteremo questa nuova domanda in aula con un question time. All'assenza di un sufficiente dialogo tra le diverse articolazioni dello Stato (demanio, Ministero, Comune) si aggiunge quindi la possibilità concreta di dire no da parte del nostro Ente, senza bisogno di vedere un'occupazione da parte dei Frati".

Domani, alla giornata di studio in onore di Gian Franco Di Pietro che si terrà presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze (Santa Teresa, Via della Mattonaia 8), l’associazione ecologista Idra proporrà agli intervenuti un’altra storia di tutela, questa volta miseramente fallita in virtù dell’insensibilità culturale e della latitanza democratica di una giunta, quella fiorentina, inutilmente chiamata dall’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione ad attivare un ampio e profondo dibattito pubblico.

A richiederlo, con dati anagrafici e documento di identità, sono state quattro ani fa centinaia di cittadini residenti in Oltrarno, dentro o accanto all’area Unesco bersaglio di un progetto palesemente improprio, impattante e pericoloso di trasformazione urbanistica ed ennesima colonizzazione turistica: un resort esclusivo a cinque stelle affacciato sul giardino di Boboli, in Costa San Giorgio, con temerarie appendici sotterranee nelle viscere del Poggio delle Rovinate (la ‘Collina dei Crolli’), che la cinquecentesca targa di Cosimo ammonisce da secoli di non tornare a infastidire.