Rinviata di 24 ore la visita di Nardella al carcere di Sollicciano

Redazione Nove da Firenze

La visita del sindaco, insieme al vicepresidente del Csm e al garante nazionale dei detenuti al carcere di Sollicciano - prevista per lunedì 15 agosto alle ore 11 - è spostata al giorno successivo - martedì 16 agosto - sempre alle ore 11. Nell’occasione sindaco, vice presidente del Csm e garante dei detenuti, incontreranno delegazioni della polizia penitenziaria, dei detenuti e dei dipendenti del carcere.

“Fratelli d’Italia, a più riprese, aveva chiesto di convocare un Consiglio straordinario all'interno della casa circondariale, cosa che non avviene da più di 5 anni. Le problematiche degli agenti della polizia penitenziaria, dei lavoratori e dei detenuti nella struttura non siano argomento di parte ma condivisione e riflessione di tutte le forze politiche. Abbiamo registrato 50 tentativi di suicidio e quasi 600 casi di autolesionismo fra i detenuti (dati del 2021) che non sono solo una spia d'allarme ma un’emergenza vera. Il carcere è costantemente sovraffollato, la popolazione carceraria straniera rappresenta quasi il 70% delle presenze, vede di mese in mese indebolirsi le unità di Polizia penitenziaria, fatta oggetto di aggressioni e della frustrazione dei detenuti -intervengono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia- Fratelli d’Italia segue, da sempre, la questione del reinserimento lavorativo dei detenuti e le problematiche strutturali del penitenziario fiorentino: un edificio lacunoso, che costa un’enormità tutti gli anni, che paradossalmente non è incluso fra le strutture che potranno beneficiare dei fondi del PNRR”.

"La visita di Ferragosto si annuncia importante, vista la partecipazione del Garante nazionale delle persone private della libertà personale -commentano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune e Massimo Lensi dell'Associazione Progetto Firenze- Esprimiamo però preoccupazione per possibili annunci direzionati unicamente nel chiedere più soldi. Che pure servono, ma non solo per dare risposte di cemento.

Continuiamo a pensare che l'annuncio di un nuovo istituto penitenziario da edificare, del 2019, sia sbagliato. Così come non ci si può fermare a parlare della necessità di avere più risorse economiche, senza mettere in discussione il modello sociale che porta troppe persone a stare recluse per condizioni di fragilità o povertà. La società del prossimo futuro rischia di concentrarsi sempre più su visioni securitarie e punitive con il fine di rispondere a precise esigenze economiche. L’edilizia carceraria, in futuro, potrebbe rispondere a queste esigenze, e scivolare verso pericolosi modelli di privatizzazione dell’esecuzione di pena già in vigore in altri Paesi: un circuito che si autoalimenta con i fenomeni di mass-incarceration e con il controllo disciplinare delle attività di critica sociale.

Finalmente in Palazzo Vecchio anche chi ha funzioni di governo ha iniziato a parlare di salute mentale. Aggiungiamo una considerazione: con i cambiamenti climatici le condizioni di vita all'interno delle carceri - e di Sollicciano in particolare - si faranno sempre più insostenibili.

ICAM, case famiglia, case per le persone in semi-libertà, rapporto stretto tra tessuto urbano e luoghi di detenzione: sono alcuni passi concreti da fare, mentre si procede a migliorare effettivamente la vita della popolazione detenuta e di chi ci lavora. Occorre, infine, mettere mano alla funzione della pena nel nostro ordinamento con l’obiettivo di superare il modello carcerecentrico a favore di un reinserimento riparativo del reo nella società.

A settembre, nonostante la campagna elettorale, vogliamo sperare che si farà lo sforzo di coinvolgere tutta la città in una discussione sul perché questo modello di carcere non funziona".