Celebrazioni di Boccaccio: no al riconoscimento del Comitato nazionale
La Camera ha bocciato ieri un ordine del giorno in cui si chiedeva di prevedere iniziative per celebrare i 650 anni dalla morte del Boccaccio. La domanda di istituire un Comitato nazionale, presentata al Ministero della Cultura nel marzo dello scorso anno, non solo è stata respinta dalla Consulta ministeriale incaricata delle istruttorie ma la Camera ha bocciato anche un ordine del giorno, prima firmataria l'onorevole Irene Manzi, in cui si chiedeva di prevedere iniziative per celebrare i 650 anni dalla morte di Boccaccio, ordine del giorno che sarà riproposto in Senato nei prossimi giorni dal senatore Dario Parrini.
"Rimango stupito dalla mancanza di sensibilità nei confronti del primo grande uomo della prosa che scrisse in lingua volgare, cioè in Italiano" - commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani - Come Regione avevamo sostenuto la richiesta del Comune di Certaldo affinchè si potesse istituire a livello nazionale un comitato per le celebrazioni. Così come Dante infatti scrisse in terzine la Divina Commedia in volgare, Giovanni Boccaccio con il Decamerone fu il padre del primo testo organico di prosa in lingua italiana".
"Mi sarei aspettato - prosegue il presidente - una sensibilità diversa dalle autorità nazionali competenti, in primis dall’apposita Consulta che fa capo al Ministero della Cultura, che già nei mesi scorsi aveva bocciato la proposta di istituire un comitato nazionale. Ieri a fronte di un ordine del giorno specifico, prima firmataria l'onorevole Irene Manzi, in cui si chiedeva di riparare in qualche misura a quella decisione, una nuova bocciatura è arrivata da parte della Camera". "Un ultimo tentativo con la riproposizione dell’ordine del giorno in Senato verrà fatto nei prossimi giorni dal senatore Dario Parrini.
Ma come Regione - conclude il presidente Giani - non possiamo permettere che venga ignorata la memoria dell’uomo del Decamerone, delle “Cento novelle”, di un simbolo della Toscana e di un padre della letteratura italiana. Ci impegneremo dunque a creare un comitato regionale che sviluppi iniziative adeguate per le celebrazioni dei 650 anni dalla morte del Boccaccio”.
Delusione e incredulità per il mancato riconoscimento, da parte dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e del Comune di Certaldo, che esprimono amarezza per quanto deliberato a livello nazionale dalle autorità competenti e si associano alle parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani nel definire inaccettabile questa decisione.
“Ci aspettavamo che anche il Ministero della Cultura potesse farsi promotore del centenario di uno dei padri della lingua italiana, nonché il più grande novelliere d’Europa -dichiarano lapresidente dell’Ente Boccaccio prof.ssa Giovanna Frosini e il sindaco di Certaldo Giovanni Campatelli- I progetti presentati avrebbero portato un indubbio valore per la piattaforma di dialogo culturale, scientifico, didattico e divulgativo intorno alla figura e all’opera di Boccaccio.
Riteniamo non giustificabile questa mancanza di attenzione, una decisione assolutamente incongruente che non tiene conto dell’importanza centrale di Boccaccio e della sua opera come co-fondatore dell’umanesimo, primo cultore di Dante, padre della tradizione letteraria italiana e straordinario artefice della lingua. Ringraziamo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per quanto ha dichiarato e insieme prendiamo questa ferma posizione. Ci impegneremo anche noi, con la Regione, per creare un Comitato regionale che sviluppi iniziative per rendere merito ad una delle figure più importanti nel panorama europeo del XIV secolo”.
Daniele Vanni, sindaco di Vinci e sindaco delegato alla cultura e al turismo dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, ha rilasciato la propria dichiarazione in merito alla bocciatura, da parte del Parlamento, della richiesta di prevedere iniziative per celebrare a livello nazionale i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio.
“Rimango veramente deluso e incredulo di fronte alla decisione del mancato riconoscimento da parte del Ministero della Cultura, della costituzione del Comitato nazionale per le celebrazioni di Giovanni Boccaccio, di cui nel 2025 ricorrono i 650 anni dalla morte.
I progetti presentati avrebbero permesso di divulgare e far conoscere in maniera più approfondita la figura e all'opera di Boccaccio, permettendo a tutta la nostra area di svolgere un ruolo da protagonista nel nome della cultura e del turismo. Stiamo parlando di uno dei padri della lingua italiana, per cui non ritengo giustificabile l'atteggiamento avuto dal Ministero
Per fortuna la nostra Regione ha una sensibilità ben diversa e sono da apprezzare le parole di Eugenio Giani, con cui è stato preso l'impegno di creare un Comitato regionale che sviluppi iniziative per rendere merito a una delle figure più importanti nel panorama europeo del XIV Secolo.
Spero che a livello nazionale ci sia un ripensamento e apprezzo il lavoro del senatore Dario Parrini, che sta lavorando su un odg da presentare in Parlamento su questo tema”.