Libreria Nardini alle Murate, interviene SPC

Redazione Nove da Firenze

"La Libreria Nardini è una realtà importante della nostra città: questo lo ha riconosciuto e confermato anche la Giunta oggi. Però l'Assessore, nel rispondere a un nostro question time oggi, ha voluto insistere sulla posizione debitoria e di morosità di uno spazio culturale incontrato più volte, anche prima della pandemia Covid-19". Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune.

"Siamo dispiaciuti - proseguono - del tipo di riscontro avuto: non dubitiamo che a titolo "ufficiale" le ragioni possano giustificare i comportamenti dell'Amministrazione, ma crediamo che in questi percorsi di interlocuzione siano mancate concrete soluzioni politiche offerte a un presidio riconosciuto centrale per la città.Andremo a incontrare i titolari dell'esperienza editoriale, anche per capire se magari nel tempo si fosse attivato l'Assessore alla Cultura che ci ha lasciato per l'avventura di Milano: non vorremmo che il futuro delle Murate fosse più incerto nei suoi progetti".

LA REPLICA DELL'ASSESSORE - "I problemi della libreria Nardini sono precedenti alla pandemia. Sicuramente l'emergenza sanitaria ha aggravato le difficoltà. Abbiamo cercato di venire incontro ai gestori ma non possiamo certamente violare i regolamenti". L'assessore al patrimonio immobiliare Alessandro Martini interviene sulla vicenda della libreria nel complesso delle Murate rispondendo in consiglio comunale a un question time dei consiglieri di SPC."Siamo di fronte a una grave morosità che si è accumulata in molti anni.

L'Amministrazione ha riproposto la concessione al conduttore attuale richiedendo, come previsto dal regolamento comunale, l'impegno a rientrare dal debito con un piano coperto da idonee garanzie ma concedendo anche molto tempo perché Nardini Bookstore potesser riorganizzarsi sia dal punto di vista dell'attività che dal punto di vista finanziario. Ma non sono arrivate concrete proposte in questo senso. Quindi gli uffici hanno dovuto procedere con la ripresa in carico del fondo".Per il futuro l'assessore Martini precisa che gli uffici si attiveranno per una nuova assegnazione, anche per evitare fenomeni di degrado derivanti dall'inutilizzo o sottoutilizzo dei locali del complesso delle Murate.