Fa discutere l'impugnazione governativa della legge sul turismo

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 8-3-2025- E' di ieri l’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge sul turismo della Regione Toscana.

Tra le altre si registrano le dichiarazioni dei vertici di Anci Toscana: “Considerato il lavoro che abbiamo fatto insieme nella scrittura della legge, contiamo che le risposte e le motivazioni che la Regione presenterà consentiranno alle norme di andare avanti – afferma la presidente Susanna Cenni – Anche noi attendiamo di conoscere nello specifico le motivazioni ed i punti della legge che sono stati impugnati”. E in particolare, la presidente ritiene importante “che si possa mantenere la regolamentazione degli affitti brevi per tutelare la residenza nei nostri centri storici".

Da parte sua Michele Angiolini, delegato Anci Toscana al Turismo, aggiunge: “abbiamo condiviso, con i Comuni toscani, l’impostazione di fondo della legge e confidiamo che questa possa essere mantenuta, anche con qualche integrazione o correttivo. Essa rafforza gli ambiti (oggi Comunità di Ambito turistico) e riconosce risorse per un settore strategico dell’economia regionale.”

“Il governo Meloni ha come priorità il bene comune, quello dei proprietari di immobili e quello degli imprenditori e lo ha dimostrato impugnando la legge toscana sugli affitti brevi. L’esatto contrario di ciò che sta facendo il governatore della Regione Eugenio Giani che, attraverso una norma caratterizzata da limiti oppressivi ed irragionevoli, ha dichiarato ancora una volta di utilizzare l’istituzione che presiede solo per propaganda personale e per fini elettorali. Il tema degli affitti brevi necessita di una regolamentazione, non certo però attraverso gli elementi, inaccettabili, che presenta la legge toscana, che vanno solo a danno della libertà di ognuno di disporre dei propri beni.

La proprietà privata è un valore in cui crediamo, costituzionale e quindi da tutelare, non da osteggiare ideologicamente e con strumenti normativi inverosimili e irricevibili. La volontà di limitare e di impedire la disposizione di un bene proprio è soltanto l’ennesima forzatura di una sinistra che ha perso di vista definitivamente le esigenze della comunità” scrive, in una nota, il deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti.

"Il Governo non perde occasione di mostrarci da che parte sta, quella degli interessi finanziari e della rendita e non certo di cittadini e cittadine, lavoratrici e lavoratori -si legge in una dichiarazione congiunta di Cgil Toscana, Cgil Firenze, Federconsumatori Toscana, Sunia Firenze e Toscana- La legge regionale sul turismo fa un passo avanti importante per la sostenibilità delle nostre città e per tutelare chi vuole viverci e lavorarci, e bene farà la Regione a difenderla costituendosi in giudizio".

"Una legge che, oltre ad essere illegittima per conflitto di competenze, colpisce ancora una volta la proprietà privata, le imprese e la libertà economica dei fiorentini. In particolare gli operatori professionali, vero baluardo per contrastare la concorrenza sleale ed elevare la qualità dell'offerta, che questa legge vorrebbe affossare. Il sindaco Funaro ed Eugenio Giani prendano atto che questo governo ha già messo in campo degli strumenti concreti per governare e regolare il settore delle locazioni brevi con la legge nazionale sul CIN, che ha prodotto come risultato l'oscuramento di circa il 20% di strutture irregolari, sulle piattaforme nella città di Firenze, oltre alle nuove dotazioni di sicurezza obbligatorie per le strutture extralberghiere.

Ora anche la giunta comunale prenda atto di questo passaggio, e cessi la battaglia ideologica voluta dalla sinistra sugli affitti brevi, riportando la legalità in questo settore nella nostra città" dichiara il consigliere del gruppo Fratelli d'Italia Giovanni Gandolfo

"Finalmente un segnale chiaro a tutela della proprietà privata e della libertà d’impresa. Il Governo ha riconosciuto ciò che abbiamo sempre denunciato: questa legge regionale è profondamente sbagliata e discriminatoria, perché crea una disparità ingiustificata tra il settore alberghiero e quello delle locazioni brevi, penalizzando migliaia di imprenditori e lavoratori del nostro settore” A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartmentsFlorence Le locazioni brevi sono una realtà essenziale per l’accoglienza turistica in Italia.

Limitare questa attività - dice Fagnoni - significa colpire non solo gli imprenditori del settore, ma anche un indotto che coinvolge migliaia di lavoratori. Adesso vedremo cosa deciderà la Corte Costituzionale, ma siamo fiduciosi perché siamo da sempre convinti che la Regione abbia illegittimamente legiferato sugli affitti brevi”.

“L’impugnazione da parte del governo della legge che regolamenta gli affitti brevi in Toscana è l’ennesimo atto di sfida che il governo fa contro la nostra regione. Il Consiglio regionale toscano ha raggiunto un obiettivo fondamentale, quello di dare una risposta concreta per contrastare il fenomeno dell’overtourism attraverso una legge giusta ed equilibrata che non penalizza i singoli proprietari che decidono di utilizzare i loro immobili per gli affitti brevi, rimediando all’inefficienza e all’incapacità del governo di intervenire su un tema così importante per le città ad alta vocazione turistica” dichiara il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.

“Il governo Meloni ha impugnato la legge della Regione Toscana sugli affitti brevi. Si tratta di un atto doveroso contro l’ennesimo tentativo velleitario di farsi le leggi da soli. Da parte della sinistra che governa la Toscana è una fuga in avanti di chi si dice contro l’autonomia e poi si fa le leggi in autonomia, quindi bene che sia arrivato questo provvedimento da parte del nostro esecutivo” dichiara il senatore toscano di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.