Chiusura dei cinema nel centro: avviata indagine conoscitiva della Quinta commissione.Intervento di Razzanelli

Redazione Nove da Firenze

La quinta commissione ha avviato un'indagine conoscitiva sulla situazione dei cinema in centro storico. «Giovedì, nel corso di un sopralluogo all'Odeon e al Ciak - ha spiegato il presidente Dario Nardella - abbiamo incontrato i gestori Germani e Stefani. Le questioni affrontate saranno con loro saranno al centro di audizioni che la nostra commissione chiederà, congiuntamente alle altre commissioni competenti, agli assessori alla cultura all'urbanistica, al lavoro e al commercio. Tra di esse l'acceso al centro storico coi mezzi pubblici di sera, la disponibilità di parcheggi nei pressi delle sale, il legame tra programmazione cinematografica e rilancio offerta culturale nel centro, il problema del degrado in alcune aree come quella di San Lorenzo, la garanzia della permanenza della destinazione d'uso per i cinema che stanno per chiudere.

Sarà bene sgombrare il campo - ha sottolineato Nardella - da qualunque ipotesi di cancellazione di tale vincolo da parte del Comune per evitare che le sale rimangano chiuse a lungo. Sarebbe un ricatto inaccettabile e dagli effetti pericolosi». «La chiusura del cinema Gambrinus è l'ennesima conferma del fallimento di quest'amministrazione nel gestire la mobilità». Lo ha detto il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli. «La zona a traffico limitato - ha aggiunto - è concettualmente giusta, ma troppo estesa.

Tutto ciò, combinato alla mancanza di un adeguato sistema di trasporti pubblici, ha provocato la "desertificazione" del centro che egli ultimi dieci anni ha perso 100mila residenti: non potendo più svolgervi attività economiche, i fiorentini l'hanno abbandonato con le loro famiglie. Il degrado che ne è scaturito è ormai sotto gli occhi di tutti. Anche la ztl notturna non fa che accentuare i mali del centro storico - ha concluso Razzaneli - allontana i fiorentini e crea anche disagi ai residenti.

Una madre, ad esempio, mi ha segnalato che la figlia non può essere riaccompagnata a casa dopo le 22.30 dal fidanzato, che risiede in periferia, e per questo è costretta a rientrare in taxi».(mr)