Parte venerdì 22 ottobre dal Sashall di Firenze il nuovo “Tre passi avanti tour” della Bandabardò

Redazione Nove da Firenze

La formazione toscana che con l’ultimo album “Tre passi avanti” ha conquistato i primi posti (7°) delle classifiche di vendita Nielsen: un grandissimo risultato per una “band indipendente”. Sull’onda di questo successo, Erriquez Greppi e soci tornano alla propria dimensione ideale, quella live, e anche qui i risultati superano le attese! Date le eccezionali richieste ricevute dalle prevendite, ai due concerti previsti per venerdì 22 e sabato 23 ottobre – inizio ore 21, ingresso 10 euro, prevendite abituali - se ne aggiunge un terzo, domenica 24 alle ore 18.

Tre date consecutive, a Firenze, un’accoglienza incredibile per una band nata e cresciuta proprio all’ombra del Cupolone.

BANDABARDÒ: ...8 Marzo 1993: Quel giorno, oltre a festeggiare la donna, nasce la Bandabardò. Enrico Erriquez Greppi, un bilingue dal passato franco-lussemburghese, convince A. M. Finaz, rampante chitarrista elettrico, a gettare alle ortiche qualsiasi amplificatore o pedale di sua appartenenza. Questo per la convinzione di Erriquez che sarebbe bello e divertente portare su un palco la stessa atmosfera di festa che si instaura nelle "cantate tra amici", momenti magici in cui stonati e intonati uniscono le voci in canti senza fine.

Seguono a ruota la terza chitarra acustica (Orla), il contrabbasso stradaiolo e francofono (Don Bachi), una batteria minimale (il giovane Nuto) ad assicurare le danze e un fonico di fiducia (Cantini). Si è poi aggiunto Ramon (percussioni) che presta ora la sua imponente mole e il calore di echi cubani. Ottenuta l’amalgama voluta, il gruppo inizia una vita live costante e devastante per numero di concerti ed energia profusa: quello che la formula bardozziana permette dal set stradaiolo a quello rombante da palazzetto.

Concerti sempre e ovunque (Italia, Francia, Svizzera e Slovenia) alternati a incidenti ai furgoni e collaborazioni con chi ama allegrie acustiche (Litfiba, Daniele Silvestri, CSI, Max Gazzè, Paola Turci…); ci piace ricordare due tributi a grandi “canzonettari” per i quali abbiamo coinvolto e stravolto più amici del solito: il Tributo a Carosone, nel contesto del Premio Recanati 2001, per il quale abbiamo trascinato con noi Gazzè, Turci e Lina Sastri e quello a Rino Gaetano (Enzimi 2001) dove hanno suonato, cantato e saltato con noi Sergio Cammariere, Marina Rei, Raiss degli Almamegretta, Bobo Rondelli e, ancora, Paola Turci e Max Gazzè.

Insomma fin qui tutto bene: abbiamo undici anni e ce li viviamo con scongiuri costanti affinché nulla cambi nella vita della banda, che tutto continui ad essere pieno di incontri e di emozioni. Vogliamo continuare ad ascoltare il ritmo giusto per le nostre storie, a seguire l’istinto, a volte l’intuito.