I pc in legno non decollano: la battaglia dell'hardware ecologico

Redazione Nove da Firenze

Non decollano i mouse, le tastiere e gli schermi per pc in legno svedesi. Lo ha ammesso alle recenti fiere del settore il vice presidente della compagnia svedese Swedx (www.swedx.se). A partire dal 2000, la Swedx è stata la prima azienda a diffondere sul mercato hardware informatico in legno. Finora gli unici precedenti erano un modello firmato anni fa dal designer parigino Philip Starck (una tv in legno diffusa solo tra pochi appassionati) e i "pezzi unici" creati da patiti del fai-da-te.

Solo ultimamente qualcuno ha seguito la scia della Swedx: la tedesca Holzkantor (letteralmente "ufficio di legno") sta producendo computer in legno e anche una versione in pietra naturale. La compagnia svedese, nata nel '95, con base a Sollentuna (a nord di Stoccolma), vende attualmente circa 3000 monitor l'anno in tutta Europa; pochi per un mercato potenziale di circa 4 milioni di unità. Qualche progresso però c'è, gli analisti vedono sul mercato una generale disaffezione per la plastica, e la Svezia, terra di legname e alta tecnologia, chiede ora più visibilità e il sostegno delle grandi associazioni ambientaliste.

La Swedx produce pc e mouse di tre legni: frassino proveniente dagli Usa, faggio dalla Germania e sapele dall'Africa, tutti rivestimenti ovviamente biodegradabili. Nel prossimo futuro però tutto il legno dovrebbe arrivare da foreste cinesi gestite in modo sostenibile (in Cina, a Dongguan, la Swedx possiede anche uno stabilimento). Il costo dei suoi prodotti è in media superiore del 30% a quello dei nomali pc. Ma un aumento della produzione potrebbe presto ritoccare i listini.