Mondonico " Bella vittoria, ma siamo nati per soffrire"

Redazione Nove da Firenze

L'allenatore della Fiorentina, Emiliano Mondonico, dribblato il sindaco di Firenze (vedi articolo in approfondimenti), ha analizzato la vittoria sul Bari rispondendo alle domande dei giornalisti: “Oggi abbiamo visto una buona partita e una bella vittoria: abbiamo dato continuità alle altre buone gare fatte in precedenza. Non è certo stata una vittoria facile: forse il fatto aver cambiato metà squadra rispetto a Verona poteva essere una scelta azzardata. Comunque coraggiosa. Ma ogni tanto bisogna avere queste idee un po' strane e inaspettate.

Io ho 30 giocatori a disposizione e certe scelte di alternanza vanno fatte. Qualcuno ovviamente non è ancora in condizioni ottimali, ma abbiamo voluto e potuto oggi vedere giocatori che avevamo visto poco in precedenza. Il tutto seguendo un preciso disegno. Quindi, voglio fare i complimenti a tutti, anche a quelli che sono rimasti fuori perché non hanno fatto problemi o polemiche.” "Mondonico, a lei i meriti per aver definitivamente liberato i viola dalle ansie….” “Nessuno merito: l'allenatore ha colpe solo se la squadra perde.

La gara di oggi ci ha ricordato come non ci sia niente di facile, abbiamo sofferto sul 2-1, ma soffrire fa parte del nostro DNA. Non tutto è così semplice come qualcuno vuol far credere. Ci stiamo rendendo conto che grazie a queste sofferenze possiamo vincere e essere più soddisfatti. Tutti l'avevano detto che dovevamo vivere alla giornata? Benissimo, forse avevo capito male io prima, ma non mi sembrava.” “E' rimasto sorpreso delle sconfitte dell'Atalanta e del Torino?” “In serie B si risolve tutto in tarda primavera, con l'arrivo dei primi caldi, è fisiologico e io l'avevo detto tempo fa.

Avevo anche detto che l'Atalanta non sarebbe rimasta lì a lungo, mi hanno gettato fango addosso per quelle dichiarazioni, ma avevo ragione”. "Come valuta i 50 gol in viola di Riganò?" “ Oggi Christian mi sembrava il Kluivert dei bei tempi: direi che è stato una piacevole sorpresa. E’ arrivato tardi al grande calcio, ma non per colpa sua. Molti si divertono ad andare a cercare i fenomeni all'estero, io invece ho sempre pensato che in serie C e nelle categorie inferiori ci siano molti giocatori bravi, certamente più che all'estero.

Mi fa quindi piacere per lui e per quei giocatori che si stanno prendendo le loro rivincite.” "Come giudica la prova di Leon? " Si tratta di un giocatore atipico, è di scuola sudamericana, cerca il bello, il colpo a sensazione. Questo è positivo, ma nel calcio ci vuole anche praticità e negli ultimi 20 minuti ha gestito il possesso palla in maniera egregia, è abilissimo in questo. Da lui comunque in futuro pretenderemo più consistenza. Voglio comunque fare i complimenti anche a Fantini perché ha disputato una grande gara.

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