TAV: Legambiente intende querelare Idra

Redazione Nove da Firenze

Legambiente ha dato mandato all'avvocato Eraldo Stefani del Foro di Firenze di procedere contro l'associazione IDRA per diffamazione aggravata per le affermazioni contro l'associazione ambientalista e contro il suo presidente nazionale Ermete Realacci, in occasioni pubbliche, in particolare in Mugello, a Firenze e in altre sedi. Legambiente Toscana aggiunge: "Il sig. Dell'Olio si troverà sotto l'albero di Natale una confezione di querele e/o richieste di risarcimento danni per ogni sua affermazione contro Legambiente che ci è stata segnalata.

Lo denunceremo come Legambiente Toscana e lo denuncerà anche Ermete Realacci. In particolare noi e Realacci chiederemo un risarcimento danni di 100 milioni da devolvere alle iniziative contro l'Alta Velocità in Mugello e altrove. Ci risulta che Girolamo Dell'Olio nelle sue esternazioni pubbliche abbia usato gli stesi argomenti diffamatori e gratuiti contro i Verdi, i Democratici, il Wwf e gli Amici della Terra. Costoro farebbero bene a presentargli il conto così come noi ci apprestiamo a fare.
E' veramente incredibile che il Sig.

Dell'Olio, sotto la sigla dell'Associazione IDRA possa impunemente continuare a lanciare accuse false e pretestuose contro chi, come Legambiente, è sempre stata contraria all'Alta Velocità ed al modo devastante con cui in Mugello è stata fino oggi realizzata dai suoi costruttori".
"Le informazioni fornite nella Lettera aperta a Legambiente sono -risponde un docuemtno di Idra- serie e oggettive, oltre che prive di qualsiasi contenuto offensivo nei confronti di chicchessia: il rispetto della verità e il valore della giustizia sono infatti i principali riferimenti normativi dell'associazione fiorentina.

Idra sarà in grado di fornire ogni opportuna documentazione delle proprie affermazioni, quindi, laddove fosse chiamata a risponderne.
Idra continuerà inoltre a esercitare tranquillamente il proprio diritto-dovere di critica costruttiva alla politica dei trasporti del governo, e a promuovere contemporaneamente la cultura dell'etica della spesa pubblica.
Apprendiamo con piacere che Legambiente sarebbe intenzionata a devolvere i 100 milioni chiesti come risarcimento proprio nelle iniziative contro i progetti di Alta velocità.

Ma non possiamo aiutarla. Non abbiamo vinto nessuna lotteria infatti, e persino il budget totale da noi utilizzato negli ultimi sei anni è stato molto inferiore a quella cifra. Non cerchiamo e non accettiamo denaro pubblico né sponsor commerciali. Le poche risorse che siamo in grado di mettere insieme con i contributi dei singoli cittadini e dei volontari ci sono appena sufficienti a svolgere iniziative da sempre indirizzate, Legambiente vorrà concedere, proprio contro quei progetti faraonici che, messi a punti nell'"era Necci" e ben al riparo dalle stesse normative europee, sono oggi in corso di attuazione col corollario di così tanti paventati danni ambientali, sociali e erariali".