Toscana, nuovi attacchi ai simboli della Resistenza

A Firenze sfregio al murale che raffigura il partigiano Sarti, a Grosseto a fuoco una stele che ricorda i partigiani uccisi. Dal presidente dell’Assemblea toscana l'invito a onorare chi ha dedicato tutta la vita a testimoniare i valori dell’antifascismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 luglio 2020 15:42
Toscana, nuovi attacchi ai simboli della Resistenza

Firenze – Due episodi vergognosi e vigliacchi in Toscana, in meno di 24 ore: ieri è stata bruciata la corona di alloro davanti a una lapide a Grosseto, oggi a Firenze è stato invece imbrattato di vernice il murale dedicato alla memoria del partigiano Silvano Sarti, nome di battaglia Pillo, uno dei simboli della resistenza fiorentina, morto il 24 gennaio del 2019.

La condanna del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, è ferma e decisa: “Esprimo viva preoccupazione per questi reiterati episodi, che dimostrano quanto ancora sia lontana l’accettazione di una memoria collettiva dei valori di libertà che, per alcuni, si sono tradotti in un impegno incessante e senza misura, per restituire la democrazia al nostro Paese”. “A tutte le Istituzioni l’impegno a tenere alta l’attenzione – ha continuato il presidente – per onorare chi, come Silvano Sarti, ha dedicato tutta la vita a testimoniare i valori dell’antifascismo: hanno imbrattato il murale ma non hanno minimamente intaccato l’esempio di un autentico combattente, dal volto sereno e solare, sempre pronto a contagiare gli altri col suo spirito libero”.

“Apprendere dello sfregio al murale dedicato a Silvano Sarti fa male a tutti. Un atto vile, di cui auspichiamo vengano individuate le responsabilità. Il partigiano Pillo è nel cuore e nella memoria di tutti noi, i valori della resistenza e dell’antifascismo sono vivi e radicati nella nostra città. Chi compie questi gesti inqualificabili sappia che il murale tornerà più bello di prima, come ha giustamente detto il sindaco”. Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio.

“Incivili che sprecano così la libertá conquistata anche per loro con il sangue di tanti partigiani”. Così l’assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione e il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni commentano lo sfregio al murale che raffigura il partigiano Silvano Sarti, imbrattato con vernice bianca durante il fine settimana. “L’ennesimo insopportabile episodio, tra i tanti avvenuti in questi ultimi giorni in Italia - hanno aggiunto Guccione e Dormentoni - contro i simboli e la memoria della Resistenza.

Firenze città Medaglia d'oro al valor militare per la guerra di Liberazione dal nazifascismo, non tollera tali ignobili azioni”. “Ci siamo attivati con i nostri uffici giá da quando i cittadini del quartier domenica scorsa ci hanno prontamente segnalato il danno - hanno concluso - cercheremo quanto prima di trovare una soluzione per restaurare il murale, magari con un'azione partecipata dai tantissimi cittadini che vogliono bene a Silvano e alla sua indelebile memoria”.

“Ci uniamo al coro di voci che condanna quanto avvenuto al murale per Silvano Sarti. Dopo le due svastiche apparse in città e l'atto di ieri a Grosseto (con cui si è danneggiato una stele in ricordo della Resistenza), oggi è toccato a una parte importante della Città, che rende omaggio al partigiano Silvano Sarti. Confermiamo il nostro impegno quotidiano – ribadiscono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – per la memoria e l'antifascismo, perché viva nella quotidianità e non solo nei “doveri” istituzionali, sviluppando la capacità di contrastare queste pulsioni di odio e offesa alla nostra storia”.

“Silvano Sarti ha combattuto per liberare la sua città. Firenze è e sarà sempre una città antifascista anche grazie al suo esempio e alla sua storia. Chi ha imbrattato il murale a lui dedicato ha compiuto un gesto grave e inqualificabile. Sono fatti che preoccupano e ci fanno capire che non dobbiamo smettere di trasmettere la cultura della memoria, della resistenza, dell’antifascismo, di quello che è stato e che ha costruito ciò che siamo oggi; ma nessuno pensi di riuscire a rinnegare i nostri valori con azioni squallide come questa”. Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella a Palazzo Vecchio.

Un altro brutto episodio in Maremma: i vandali hanno incendiato a Grosseto una stele che ricorda i partigiani uccisi. L’episodio è accaduto nella notte. Il fuoco è stato appiccato da ignoti alla corona di allora posta sotto la lapide che a Porta Vecchia ricorda il martirio di sei partigiani durante la Resistenza, nel centro storico della città, lungo le mura medicee. Il monumento ricorda lo scontro a fuoco che una colonna tedesca in ritirata, il 15 giugno 1944, ingaggiò con i partigiani che già controllavano la città, il primo capoluogo di provincia liberato dopo Roma. Sei partigiani morirono.

“Un gesto – commenta il presidente della Toscana, Enrico Rossi – che offende: un oltraggio alla memoria di chi si è battuto per garantire a tutti noi la libertà di cui godiamo. La condanna non può che essere ferma e mi auguro che le forze dell’ordine possa velocemente individuare gli autori di un atto assolutamente esecrabile”. “Per tanti motivi la memoria delle stragi e delle tragedie portate dal nazifascismo in Italia tende ad affievolirsi e a deformarsi – dice Rossi - Bisogna allora fare ogni sforzo perché quello che è successo dal 1943 al 1945 non sia dimenticato”. La Toscana conta 822 episodi censiti di stragi naziste e fasciste. “Serve – conclude - una memoria viva e partecipata di quei fatti e di quei luoghi dove sono nate la nostra Costituzione e la nostra Repubblica”. La Regione Toscana sul fronte della memoria è da tempo impegnata, rivolta ai più giovani e non solo.

“Ieri a Grosseto, oggi a Firenze. In Toscana gli oltraggi alla memoria della Resistenza al nazifascismo stanno diventando una vergognosa pratica quotidiana. Chiediamo alle istituzioni di contrastare sul piano politico e culturale chi cerca di alimentare l’odio ma anche chi finge di non vedere”. Ferma condanna da parte di Tommaso Fattori, candidato alla presidenza della Regione per Toscana a Sinistra, nei confronti dei reiterati attacchi alla memoria dell’antifascismo. “Dopo l’incendio di ieri a Grosseto, che ha gravemente danneggiato una stele che ricorda i partigiani caduti, oggi apprendiamo che è stato imbrattato con schizzi di vernice bianca il murale realizzato a Firenze in ricordo del partigiano Silvano Sarti, nome di battaglia Pillo, uno dei simboli della resistenza fiorentina, che ci ha lasciato il 24 gennaio dell’anno scorso”.

“Questo continuo oltraggio alla memoria che offende i valori democratici e antifascisti della Toscana non è tollerabile. E si somma a numerosi atti omofobi, della medesima matrice”, ha aggiunto Fattori. “Nessuno può dimenticare il coraggio, la tenacia e lo spirito libero di Silvano Sarti e non sarà certo qualche vigliacco a infangare la memoria di una protagonista della nostra Repubblica. Chi minimizza o resta indifferente, anche nel mondo politico, è complice. Chiediamo alle pubbliche autorità di intervenire per individuare i neofascisti responsabili di questo vergognoso oltraggio, in aperto contrasto con i principi della Costituzione repubblicana e le leggi Scelba e Mancino”.

"Fa male venire a sapere che nel fine settimana è stato imbrattato con degli schizzi di vernice bianca il murale in memoria di Silvano Sarti, il partigiano “Pillo”. E che a Grosseto è stata bruciata una lapide in memoria di sei partigiani morti per la Liberazione della città. Gesti vigliacchi e scellerati, frutto anche di atteggiamenti e parole che hanno sdoganato l’odio e la discriminazione come leve per il consenso politico. Mi unisco anch’io alle tante persone e organizzazioni che stanno esprimendo parole di dolore e condanna.

Gesti che ci dicono che serve ancora più attenzione e impegno, a livello politico e culturale, affinché la nostra memoria più importante, quella dell’Antifascismo e della Resistenza, e i valori fondanti della nostra Costituzione, restino sempre i capisaldi del nostro agire quotidiano e collettivo, della nostra democrazia. Ecco a cosa serve, essere antifascisti oggi". E' quanto dichiara la consigliera regionale Serena Spinelli (Sinistra Civica Ecologista) a seguito della notizia dell'imbrattamento del murale dedicato alla memoria del partigiano fiorentino Silvano Sarti. 

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