Spari a Firenze: contro l'hate speech, Nove da Firenze sospende la social page e invita allo sciopero di Facebook

In rispetto del lutto cittadino per la morte del senegalese Idy Diene, ucciso lo scorso 5 marzo sul Ponte Vespucci, e per sensibilizzare l'opinione pubblica sul dilagare dei messaggi di odio razziale sul web

Nicola
Nicola Novelli
14 marzo 2018 07:58

FIRENZE- Stamani la nostra redazione sospenderà la pubblicazione della pagina social di Nove da Firenze su Facebook. Questo significa che la pagina https://www.facebook.com/novefirenze non sarà più accessibile dalle 11:50, in ossequio all’ordinanza firmata da Dario Nardella, che invita ad osservare nei luoghi di lavoro e nelle scuole un minuto di silenzio e raccoglimento alle 11.50, orario del decesso di Idy. Il sindaco di Firenze invita gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche per 10 minuti dalle 11.50 alle 12:00. E la nostra redazione farà altrettanto con la pagina social del giornale.

Ci scusiamo con i 9.000 fruitori abituali dei nostri post, ma abbiamo deciso di andare oltre l'invito istituzionale. Manterremo la pagina Facebook sospesa per cinque giorni, sino a domenica prossima, per tutelare l'immagine della vittima del delitto del ponte Vespucci e della comunità senegalese fiorentina, infangata in questi giorni da una grandinata di messaggi di odio razziale, che hanno invaso le pagine social dei giornali e le bacheche di esponenti politici e attivisti per i diritti umani.

Nove da Firenze, il più antico quotidiano on line di Firenze, viene pubblicato dal gennaio del 1997. La nostra redazione dispone di una pagina social per diffondere le proprie notizie anche su Facebook da circa 10 anni. Ma sino ad oggi non avevamo visto niente di simile. Da alcune settimane abbiamo registrato un crescendo di messaggi di odio e linguaggio scurrile e violento a commento delle nostre notizie di cronaca, postate su Facebook. Mano a mano che si sviluppava la contesa elettorale, si sono fatte sempre più frequenti le intrusioni di hate speech sulla nostra pagina social, costringendo la  redazione a un continuo lavoro di moderazione e censura dei contenuti illegali.

Tutto è degenerato dopo il delitto di lunedì 5 marzo. Da allora ogni nostro post di aggiornamento sull'inchiesta e sulla campagna antirazzista è stato accompagnato da commenti malevoli. In parte a opera di persone in carne ossa, senza nessuna vergogna di mostrare il proprio lato oscuro, in parte per iniziativa di profili palesemente fasulli, privi di post propri e creati appositamente da soggetti intenzionati a pubblicare commenti molesti sulle bacheche altrui.

Ci siamo guardati intorno e abbiamo constatato che la situazione della nostra pagina Facebook non è isolata. In tutte le pagine degli altri giornali on line abbiamo trovato la stessa invasione di commenti violenti, talvolta in assenza di alcuna moderazione da parte dei responsabili. Come pure sulle bacheche personali degli amministratori pubblici, rei di aver partecipato alla manifestazione di sabato scorso, di aver indetto il lutto cittadino, di aver offerto un sostegno economico ai familiari della vittima.

Perciò abbiamo deciso di mantenere sospesa la pagina Facebook di Nove da Firenze per i prossimi cinque giorni. E' il nostro modo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul dilagare dei messaggi di odio politico, o razziale sul web. Con l'invito a fare la stessa cosa rivolto alle altre testate on line e alle pagine web che sviluppano temi sociali. Un modo per chiedere a Facebook di svolgere una vigilanza efficace sul fenomeno dell'hate speech a tutela dei propri utenti e del libero dibattito in questa democrazia. E' noto che le maggiori imprese multinazionali del web collaborano da anni e anni con il governo Usa nella lotta al terrorismo internazionale, mediante lo sviluppo di software di identificazione semantica dei contenuti. Non è credibile che Facebook dichiari nel 2018 di non essere ancora in grado di arginare il fenomeno dell'hate speech.

E' tempo che i grandi operatori del web si facciano carico della tutela dei diritti dei propri utenti, a partire dall'agibilità del dibattito civile. Pur nella sua dimensione locale, Nove da Firenze è un'esperienza pioniera del web italiano. La sua redazione non intende assistere passivamente alla trasformazione di Facebook nella fogna del paese.

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