Giani: 'L'accordo per le Rsa è un modello anche per altre Regioni'

Spinelli: "Siamo impegnati in un potenziamento graduale del sistema socio-sanitario"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 settembre 2023 23:55
Giani: 'L'accordo per le Rsa è un modello anche per altre Regioni'

"L'accordo sottoscritto ieri a Firenze tra la Regione e i gestori delle Rsa toscane, con l'obiettivo di sostenere e sviluppare i servizi a beneficio della popolazione anziana della nostra regione, è un'intesa dall'alta valenza innovativa. Ci consente di fare nuovi investimenti e aumentare così il numero di cittadini accolti dai nostri servizi. So che presto anche altre Regioni italiane si ispireranno al nostro lavoro e stileranno degli accordi simili". Così Eugenio Giani, presidente della Regione, è tornato sull'accordo sottoscritto a Palazzo Strozzi Sacrati.

L’intesa è stata siglata, oltre che dal presidente Eugenio Giani, dai rappresentanti dei gestori delle Rsa: Agespi, Arat, Arsa, Aret, Anaste, Uneba, Confcooperative Federsolidarietà Toscana, Legacoop Toscana, Agci, Aiop Rsa Toscana, Diaconia Valdese-Csd. La Regione Toscana - prosegue il presidente Giani - ribadendo la volontà politica di sostenere economicamente il sistema di offerta residenziale per anziani non autosufficienti, si impegna ad un aumento progressivo della quota sanitaria, con il conseguente incremento del fondo ad essa destinato, per i seguenti importi giornalieri: 2,00 euro dal 1° luglio 2023; 1,60 euro dal 1° gennaio 2024; 1,50 euro dal 1° gennaio 2025”.

"La Regione Toscana condivide la preoccupazione della Cgil nel coniugare sempre la qualità del servizio, in questo caso per la non autosufficienza, e la qualità del lavoro. Il riconoscimento graduale di un aumento della tariffa della quota sanitaria per le Rsa è una parte dell'impegno che la Giunta sta compiendo sull'intero sistema socio-sanitario. Ed è funzionale ad un suo rafforzamento, perché accompagnato dal monitoraggio sulla qualità dei servizi e da un contestuale lavoro di ricognizione sui contratti vigenti all’interno delle stesse Rsa. Siamo impegnati in questo con le strutture accreditate proprio su sollecitazione del sindacato, con il quale perseguiamo l'intento di avere sempre un rapporto costruttivo e utile ai bisogni delle cittadine e dei cittadini". Lo ha detto Serena Spinelli, assessora al welfare, rispondendo alla presa di posizione del sindacato sull'aumento del contributo alle Rsa appena deciso dal governo regionale.

Approfondimenti

"A proposito delle condizioni di lavoro nelle Rsa, in particolare, abbiamo recentemente avviato un monitoraggio attraverso le direzioni dei servizi sociali delle Asl - ha continuato l'assessora - affinché si individuino le forme contrattuali prevalentemente utilizzate all’interno delle strutture. Sono informazioni utili per capire le differenze e le disparità di trattamento, a partire dal salario, in un settore così delicato e particolare. Presto ci incontreremo nuovamente coi sindacati per comprendere le modalità con cui dare maggiore forza a quanto determinato dalla normativa regionale che obbliga le strutture accreditate a rispettare i contratti collettivi di riferimento e gli accordi integrativi sottoscritti. Si tratta di una questione sulla quale la Regione non arretra e in cui crede con convinzione".

L'assessora Spinelli si è poi soffermata sulla figura professionale degli Operatori socio-sanitari, per la quale era già stato previsto un ampliamento dell’offerta formativa pubblica con la DGRT 1220/2021. "Siamo consapevoli della carenza di alcune figure professionali per l’intero sistema toscano e per questo motivo stiamo finalmente provvedendo ad una rilevazione del fabbisogno complessivo sia sanitario che socio-sanitario, utile per ogni successiva determinazione circa l’ampliamento dell’offerta formativa, fondamentale per il potenziamento dell’assistenza territoriale, così come declinata nella DGRT 1508/2022”.

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