Renzi difende la ricerca della Battaglia di Anghiari, ''Ci chiederanno scusa''

Se ne dibatte in Consiglio comunale. La Commissione cultura farà un sopralluogo sul ponteggio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2011 01:10
Renzi difende la ricerca della Battaglia di Anghiari, ''Ci chiederanno scusa''

"Dopo 5 secoli il mistero è vicino alla soluzione. Indagini fatte con tutte le accortezze tecniche, e sono stati tolti solo i pezzi che venivano già via e poi verranno rimessi. il quadro delle analisi è confortante e come avevamo promesso nel 2012 chiriremo se c'è o meno la Battaglia di Anghiari ed i fiorentini devono essere orgogliosi perché si sta giocando la partita più bella" così Matteo renzi dopo la relazione tenuta in Consiglio comunale durante la quale il primo cittadino svolge una vera e propria lezione storica sulla vita di Leonardo e sul pensiero di Vasari.

Esposto? "Credo sia naturale che la Procura faccia tutte le indagini e da parte nostra la disponibilità c'è tutta, anche se con le indagini in corso non si tratta di mera disponibilità. In questo caso siamo pronti a collaborare, spiace che ci sia chi crede che i Beni cultrali siano solo di una elite di persone che vuol decidere tutto per tutti. 30 anni fa alcuni sovrintendenti tirarono giù 20 metri quadrati di affresco sbagliando addirittura la parete e poi l'Opificio delle pietre Dure rimise tutto in ordine.

Noi non abbiamo toccato neppure un centimetro. Chi ci accusa di vandalismo dovrà chiederci scusa. Chi pensa che si possa bloccare tutto dovrà fare i conti con la nostra volontà che è quella di tenere insieme le nostre forze migliori sul territorio più l'aiuto del National Geographic. Se qualcuno dice all'Opificio o al sindaco che siamo dei "Vandali" lo deve provare, se non lo prova paga ed è bene che sia così" “Speriamo che i personalismi del sindaco e la sua voglia di apparire non facciano una vittima illustre come il Vasari" sostiene il Gruppo del PdL.

"Siamo molto preoccuparti per lo stato dell’affresco in seguito alle indagini effettuate per scoprire se dietro la sua superficie vi sia la famosa Battaglia di Anghiari. Crediamo sia un grave errore procedere all'indagine, giudicata invasiva, ci domandiamo se non vi fossero altre strade per cercare di risolvere il mistero. Soltanto pochi giorni fa Cecilia Frosinini, responsabile restauri pitture murali dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha chiesto di essere sollevata dall'incarico di sovrintendere alle operazioni di indagine endoscopica, oggi vi sono oltre 100 studiosi a livello mondiale che hanno presentato un esposto; non possiamo non prendere in considerazione questi gridi d’allarme. Noi auspichiamo che si possa recedere dalla decisione di utilizzare metodi invasivi, considerato che l'operazione, allo stato attuale, porta benefici evidenti solo alla National Geographic Society.

Nel caso in cui l'indagine proseguisse arrecando danni alle pitture murali di Giorgio Vasari, il sindaco Renzi dovrebbe assumersi una grave responsabilità e rispondere davanti al mondo scientifico e artistico dell'eventuale scempio. Senza contare le risposte che, a livello politico, dovrà dare alla città di Firenze”. “Se la politica si traduce in un pregiudizio a perdere sono i cittadini”. Così il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi (Pd) e il presidente della commissione Cultura Leonardo Bieber (Pd) intervenendo sulla questione della ‘caccia’ alla Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci.

“Alla ricerca dell’affresco – hanno aggiunto Bonifazi e Bieber - sta lavorando un team di eccellenza composto dall’Opificio delle Pietre Dure e dal National Geographic che si sta adoperando per risolvere uno dei grandi misteri della storia. Mi auguro che la discussione si esaurisca in questo Consiglio e vengano fugati dubbi e pregiudizi”. Il presidente Bieber ha poi annunciato che a breve la commissione Cultura effettuerà un sopralluogo sui ponteggi nel Salone dei Cinquecento per vedere in presa diretta l’andamento della ricerca. AntLen

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