Faentina: Ministero e RFI non sono mai stati chiari sui progetti

In Consiglio oggi un'interrogazione sull'elettrificazione della linea ferroviaria. L'assessore Ceccobao: "Chiediamo al ministro Matteoli un i mpegno vero e concreto". Intanto, i disagi denunciati dal Comitato Pendolari Valdarno arrivano in Provincia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2010 15:25
Faentina: Ministero e RFI non sono mai stati chiari sui progetti

"Vogliamo approfondire con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ferrovie lo stato di progettazione dell’elettrificazione della linea ferroviaria Faentina". Così l'assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Luca Ceccobao, ha risposto questa mattina in Consiglio all'interrogazione del consigliere Carraresi, che è diventata l'occasione per rilanciare l'intero progetto e richiedere il rispetto di quanto concordato. "Devono essere rispettati gli impegni presi nell'accordo del 22 gennaio scorso – ha proseguito Ceccobao - in modo che sia valutabile un progetto di elettrificazione con la precisazione dei suoi costi.

L'intervento dovrà garantire reali miglioramenti alla linea ferrovaria ed un rapporto costi benefici ottimale. È necessario siano garantiti i finanziamenti stabiliti nell'Accordo con il Governo; dopo 15 anni di discussione, ad oggi le risorse non sono mai state reperite dal ministero competente". Un po' di cronistoria. Nel 2004, RFI aveva dichiarato di aver sviluppato un progetto di elettrificazione della linea, indicato come “definitivo”, senza però avviare alcun procedimento per coinvolgere gli enti interessati.

Successivamente, nel corso del Comitato di Garanzia del 12 gennaio 2009 è stata effettuata la verifica dello stato di attuazione degli interventi. La Direzione compartimentale RFI di Firenze ha consegnato, in quella occasione, un documento sullo stato degli impegni che affronta la questione della elettrificazione della Linea Faentina evidenziando la necessità di un ulteriore approfondimento. Come ricordato dall'assessore regionale nell’Atto aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro, firmato il 22 gennaio 2010, tra Governo e Regione Toscana è stata riconosciuta, per i sistemi ferroviari, la necessità di realizzare alcuni interventi che possano migliorare tecnologicamente e funzionalmente la rete ferroviaria toscana; tra questi anche la “riqualificazione della linea ferroviaria Faentina nel tratto tra Pontassieve e San Piero a Sieve”.

L’impegno alla realizzazione dell’intervento viene dunque confermato dalle carte, ma non vengono individuati né modalità e nè tempistica. "Nonostante il ministro Matteoli, in una recente visita in Mugello, abbia assicurato alla cittadinanza la disponibilità di fondi per l'acquisto di treni – ha concluso Ceccobao - ad oggi non sono state stanziate risorse, nei nostri bilanci non c'è traccia dei 450 del Governo per i trasporti regionali, mentre invece sono certi i tagli di 200 milioni dovuti alla recente manovra.

Chiediamo quindi un impegno vero e concreto". Una volta realizzata questa ferrovia rimarrà di competenza esclusiva di RFI per la parte infrastrutturale, mentre i servizi ferroviari fanno già parte del Contratto di Servizio sottoscritto recentemente con Trenitalia Regionale. La Regione, già dal 2007, ha ri-progettato i servizi attivando Memorario sia sulla linea Firenze-Vaglia-Borgo San Lorenzo–Faenza, sia sulla linea della Val di Sieve Fi-Pontassieve-Borgo San Lorenzo. Il Memorario ha permesso di arivare da Firenze a Borgo San Lorenzo in 40 minuti, incrementando le percorrenze di circa 135.000 km/treno all'anno, aumentandone la puntualità e l'utenza.

Oggi, per risolvere i problemi di sovraffollamento segnalati su diversi treni e quelli relativi alla qualità del materiale rotabile è stato richiesto a Trenitalia il miglioramento dei treni soprattutto al mattino fra la linea Firenze-Prato-Pistoia e la Faentina, ed il mantenimento di un treno nella fascia pendolare di rientro nel primo pomeriggio di cui è prevista la sospensione da maggio a settembre. (di Francesca Calonaci) E intanto in Provincia approdano i disagi segnalati dal Comitati Pendolari del Valdarno "Apprendiamo con viva preoccupazione l’ennesima denuncia fatta dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima in data 15 giugno 2010" si legge in una nota di Andrea Calò e Lorenzo Verdi. "Questa volta la denuncia, che si è tradotta in un esposto all’Arpat, non riguarda solo le criticità e le disfunzioni sulla linea usata prevalentemente dai pendolari, ma risulta essere un vero attacco al diritto alla salute dei lavoratori.

Infatti il comitato denuncia nell’esposto presentato all'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana che l'aria è irrespirabile nella galleria ferroviaria di San Donato, 11 chilometri di tunnel sulla linea Direttissima, fra Figline Valdarno e Firenze Rovezzano. I cittadini riferiscono che: 'Quando il treno è in galleria e i finestrini delle carrozze sono aperti per il caldo, filtra una puzza micidiale e pendolari respirano un'aria poco salutare'" aggiungono Calò e Verdi.   "Viene inoltre sottolineato la frequente insufficienza dei condizionatori d'aria a bordo dei treni e la conseguente apertura dei finestrini da parte dei passeggeri.

Viene ricordato che nel 2004 sono stati realizzati lavori interni alla galleria, durati mesi, con notevole produzione e sollevamento di polveri e le proteste dei pendolari per l'aria irrespirabile. Vogliamo sapere se l'aria della galleria San Donato è pericolosa per la salute degli utenti e dei lavoratori delle stesse Ferrovie e come debbano essere tutelati i diritto alla salute di tutti" fanno sapere i due consiglieri provinciali che poi chiedono al presidente del Consiglio della Provincia e all’assesore competente di riferire sulle cause che hanno creato le condizioni denunciate dal comitato.

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