Pontedera: al Teatro Era venerdì 24 e sabato 25 ottobre (alle ore 21) l'ultima ricerca di Peter Brook

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2008 19:10
Pontedera: al Teatro Era venerdì 24 e sabato 25 ottobre (alle ore 21) l'ultima ricerca di Peter Brook

Inglese di origine russa, Brook è considerato uno tra i più autorevoli creatori teatrali della scena mondiale del Novecento. I suoi spettacoli hanno stupito il pubblico per lo stile anticonformista e provocatorio, fondato sulla riscoperta della fisicità degli attori, secondo l’esempio di Artaud e Grotowski.
Avvalendosi difatti della nuda fisicità della sua attrice storica Miriam Goldschmidt, in uno spazio vuoto dove quello che conta è l’arte dell’attore e dove la regia quasi scompare, con “WARUM WARUM” Peter Brook ricompone in scena la vita di Mejerhold sulla base di diversi testi ed esperienze del suo vissuto, dando vita a una nuova ricerca sull'essenza della rappresentazione teatrale e sul processo creativo.

Il testo, scritto da Brook insieme a Marie-Hélène Estienne, racconta infatti la sua storia e la storia del Teatro citando, in flusso insistente di richieste di risposte, brani e lampi di alcuni grandi creatori del teatro moderno, dal profeta del teatro della crudeltà Antonin Artaud al teorico della "supermarionetta" Gordon Craig, dall'inventore della biomeccanica Vsevolod Meyerchol'd all'attore-pedagogo Charles Dullin, dalle riflessioni di Zeami, il padre del teatro Nô, ai frammenti di diverse opere di Shakespeare.
L’attrice Miriam Goldschmidt, accompagnata in scena dal musicista Francesco Agnello e dal suo hang recita il suo canovaccio in lingua tedesca (con sottotitoli in italiano).
Peter Brook nasce a Londra nel 1925.

Ha diretto il suo primo lavoro teatrale a 18 anni. Ha firmato la regia di oltre 70 produzioni tra Londra, Parigi e New York. Nel 1971 fonda il Centro Internazionale di Ricerca Teatrale a Parigi e nel 1974 inaugura la sua base permanente al Teatro Bouffes du Nord sempre di Parigi. Innumerevoli le sue regie sia in inglese che in francese, oltre alle regie delle opere liriche che lo hanno visto ospite nei più prestigiosi teatri lirici del mondo. La sua autobiografia I fili del tempo è stata pubblicata nel 1998, ma non si possono dimenticare altri testi come Lo spazio vuoto tradotto in 15 lingue, Il punto in movimento e molti altri.

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