Moschea a Colle di Val d'Elsa: la Provincia di Siena invita Prodi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2006 14:03
Moschea a Colle di Val d'Elsa: la Provincia di Siena invita Prodi

22/12/2006- Oriana Fallaci la voleva far saltare in aria, poi i vandali hanno lasciato davvero una testa di maiale, per sfregio, davanti al cantiere. Nei giorni scorsi infine altri atti vandalici (l’abbattimento di alcuni pali di recinzione) con le polemiche che si stanno ingigantendo intorno alla realizzazione del nuovo centro culturale islamico a Colle Val d’Elsa. Adesso è il momento di riflessione e confronto. Ecco l'invito dellAministrazione provinciale: "Gli uomini della politica nazionale, Prodi, Fini, Rutelli, D'Alema vengano a Colle Valdelsa per parlare della costruzione del Centro islamico".
"Esprimiamo piena solidarietà all'amministrazione comunale di Colle di Val d'Elsa, al sindaco Paolo Brogioni e a tutta la comunità colligiana per gli atti vandalici e di intolleranza razzista che hanno colpito il cantiere del nuovo centro culturale islamico".

Con questo parole il coordinamento di area dei Democratici di Sinistra della Valdelsa interviene sulle ultime vicende che hanno interessato la città valdelsana e la realizzazione della nuova struttura nel parco di San Lazzaro, a La Badia.
"Gli atti gravi e fortemente intolleranti che si sono verificati nei giorni scorsi - continuano i Ds della Valdelsa - ricordano chiaramente gli episodi incresciosi e squadristi che hanno caratterizzato l'avvento del periodo fascista in Italia ed il modo incivile e violento di esprimere la propria intolleranza verso idee ed opinioni diverse.

Simili atti non colpiscono solo la città di Colle di Val d'Elsa, ma offendono gravemente il senso di civiltà di tutta la Valdelsa ed i valori fondanti di questo territorio". "Da questa area, come da altre parti della Toscana e dell'Italia - continuano i Ds valdelsani - è venuto un contributo forte alla lotta per la Liberazione, in nome di valori come libertà, democrazia, uguaglianza di diritti e doveri per tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua o religione. E' sulla base di questi principi, che sono anche alla base della nostra Costituzione, che la Valdelsa ha sempre accolto persone provenienti da altre regioni italiane o da altri Paesi alla ricerca di prospettive di vita migliori".

"Questi atti illegali, incivili ed antidemocratici - concludono i Ds della Valdelsa - meritano una condanna forte ed unanime da parte di tutti, andando oltre gli schieramenti politici, perché rischiano soltanto di alimentare l'insicurezza e le paure dei cittadini con metodi scorretti e ingiustificati. Da parte nostra, rifiuteremo ogni rapporto con quelle forze politiche e quelle associazioni che colludono con questi teppisti; che, con il loro silenzio, approvano e condividono questi atti e che non ne prendono nettamente le distanze, rifiutando, in qualche modo, di riconoscere il valore ed il sacrificio di tutti coloro che hanno dato tanto, anche la vita, per restituire la libertà all'Italia ed una convivenza civile e democratica a tutta la popolazione".

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