Sabato 19 Febbraio (alle ore 22.00 - Circolo Vie Nuove - viale Giannotti, 13) al Pinocchio il sassofonista Daniele Sepe

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2005 19:02
Sabato 19 Febbraio (alle ore 22.00 - Circolo Vie Nuove - viale Giannotti, 13) al Pinocchio il sassofonista Daniele Sepe

Leader dello storico Art Ensemble of Soccavo, il sassofonista partenopeo si presenta a Firenze alla guida di un quintetto jazz che affronterà pagine storiche della musica afroamericana: da Ornette Coleman ad Albert Ayler, senza dimenticare standards rivisitati alla sua maniera unica e travolgente. Dopo una breve apparizione alla libreria MelbookStore (via Cerretani - Firenze) per uno shocase pomeridiano, Sepe sarà dunque sul palco del Pinocchio per firmare un esclusivo concerto, che, per quanto riguarda la Toscana, rappresenta in assoluto la sua prima performance in club di questi suoi ultimi vent'anni di carriera.

Gli artisti che lo accompagnano sono alcuni dei suoi storici compagni d'avventura, presenti anche nella maggiorparte delle sue incisioni discografiche, che hanno saputo in questi anni coadiuvare alla perfezione l'estro, l'azzardo e la genialità di questo incredibile personaggio della storia della musica italiana.

Melbookstore Seeber: in via De' Cerretani 16 r alle ore 18.00, Daniele Sepe presenta dal vivo il nuovo CD.
Nia Maro è la nuova tappa del viaggio musicale di Daniele Sepe.

Il viaggio, come dice l¹artista, non ha meta precisa, va da est a ovest, da sud a nord, rigorosamente in seconda classe, (anzi questa volta è più giusto dire un passaggio ponte su di un battello), dalla Francia irrispettosa e anarchica di Brassens (Les Amourex des bancs publics) alla sensualissima musica di inizio novecento dell¹egiziano Selim Al-Masry (Lamma Bada), facendo del Nia Maro (Mare Nostro nella lingua dell¹esperanto), un naufragare dolceamaro. Come sempre al porto di partenza, casa nostra, non corrisponde alcun approdo finale certo.

La bussola di Sepe, irrimediabilmente fuori uso, porta a naufragare continuamente ora in un posto ora in un altro, e come diceva una bella canzone di Paolo Conte naufragare ci fa conoscere altre musiche e altre insospettabili emozioni. E in tutto questo navigare, vagare, conoscere, emerge lo stile inconfondibile del musicista napoletano, con echi che vanno dal Miles Davis di Bitches Brew (La guerra dei mondi), alle riletture di tradizionali come La Salterella di Cicognini e Brancaleone alle crociate di Rustichelli

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