Foreste, via libera al regolamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2001 13:34
Foreste, via libera al regolamento

FIRENZE- Ben 87 articoli, suddivisi in cinque titoli, per disciplinare i tagli boschivi e per tutelarne la biodiversità, per regolare gli interventi di manutenzione e per organizzare la difesa fitosanitaria, per definire le modalità di realizzazione di sentieri e mulattiere e per dettare norme relative all’arboricoltura, alla gestione e all’uso di castagneti e sugherete, alla raccolta dei prodotti del sottobosco e dei tartufi, al taglio e all’estirpazione di arbusti e cespugli. Contiene tutto questo, il regolamento forestale che la giunta regionale ha approvato su iniziativa dell’assessore all’agricoltura e alle foreste, Tito Barbini, a conclusione di una fase di larga consultazione e confronto con tutti i soggetti interessati.

“Un provvedimento ampio e articolato con cui ci siamo essenzialmente proposti due grandi obiettivi – questa la spiegazione di Barbini – Da una parte garantire la massima semplificazione amministrativa, per non sovraccaricare gli operatori economici di vincoli burocratici che non sono utili a nessuno, senza nemmeno una funzione di salvaguardia per il nostro patrimonio forestale. Dall’altra, rafforzare ancora di più la tutela dei nostri boschi, che consideriamo una risorsa strategica per la Toscana, sia per la stabilità idrogeologica che possono assicurare, sia per i loro valori ambientali, paesaggistici e naturalistici.

I boschi, però, non sono musei, non sono qualcosa da imbalsamare, ma una realtà da far vivere con un attento uso economico, secondo criteri di sostenibilità. L’esperienza ci insegna che proprio i boschi abbandonati, lasciati senza cura, possono rappresentare un fattore di rischio”. Tra le normative di tutela, sono di particolare rilievo quelle che vietano il taglio di alcune specie in terreni non boscati – per esempio querce, faggi, aceri, tigli, olmi, castagni e cipressi – e comunque salvaguardano alcune specie meno diffuse in Toscana – come il melo e il ciliego selvatico oppure l’agrifoglio – o preservano dal taglio le piante “secolari”.

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