Via Lungo il Mugnone chiusa da giorni

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 22 dicembre 2025– L'ultimo sabato di acquisti prima di Natale chiusura improvvisa della via Lungo il Mugnone, unica strada in uscita dalle Cure, una tra le più trafficate di Firenze, su cui transitano anche cittadini provenienti dal comune di Fiesole. Cure totalmente bloccate, nessun vigile a dirimere traffico e dare indicazioni, nessuna misura alternativa per attenuare i disagi.

“Venerdì i più attenti hanno notato un furgone e tecnici vari con gli occhi rivolti verso un tombino malato, ma nessuno immaginava la tempesta che si sarebbe scatenata il giorno dopo -dichiarano Serena Berti, consigliera di quartiere 2 di Firenze Democratica,  e Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica in consiglio comunale- Domenica, peraltro, si poteva immaginare che l'uscita dei tifosi dalla partita sarebbe diventata un incubo per chi aveva inopinatamente scelto l'auto per vedere vincere (!) la squadra del cuore.

Siamo a lunedì, e ancora nessuno ha pensato di utilizzare almeno un'altra corsia delle 4 disponibili su viale Don Minzoni: e così, si hanno lungo code di macchine in fila per attendere l'anelato verde di uno dei semafori più lenti di Firenze e 50 minuti di attesa per fare pochi metri. Non si vedono agenti della Polizia Municipale agli incroci dove le auto si fermano nel mezzo, bloccando il passaggio in un ingorgo senza fine.

Le chiusure improvvise càpitano, guasti e rotture non sono prevedibili, ma quello che si dovrebbe fare è mettere in atto misure per limitare i disagi. La via Lungo il Mugnone è il nostro collo di imbuto all'ingresso in città: chiusa quella, occorre pensare a far scorrere più velocemente il traffico in viale Don Minzoni. La prova della fragilità della viabilità nella zona chi gestisce il traffico l'aveva già avuta più volte, anche di recente con la chiusura della via Bolognese questa estate. Ora si trema al pensiero del Ponte del Pino chiuso per due mesi.

Ci vuole molta pazienza, ma i cittadini non sanno più dove cercarla, specie di fronte a semplice misure che denoterebbero cura e attenzione, e che invece non si vedono mai scaricando tutto addosso su cittadini e tpl”.

“Firenze si conferma la città con il traffico più congestionato d’Italia. Un triste primato che certifica, nero su bianco, il fallimento di anni di scelte ideologiche e di totale disinteresse per la mobilità cittadina da parte del centrosinistra” dichiarano l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, il consigliere regionale Cellai e il vicepresidente del consiglio comunale di Firenze Alessandro Draghi.

“Alle ore perse nel traffico da cittadini e lavoratori si sommano – proseguono – disagi quotidiani causati da cantieri eterni, malfunzionamenti continui e manutenzioni approssimative: sabato è bastato un tombino sprofondato per mandare in tilt il traffico nella zona Cure, con ripercussioni a catena su tutta la città. L’unico piano della sinistra è stato ostacolare la circolazione privata senza offrire alternative valide, con una rete di trasporto pubblico incompleta e carente. Tuttavia, ci sono cittadini che usano l’auto per importanti motivi familiari, per recarsi sul posto di lavoro e, a prescindere dall’avversione ideologica della sinistra, liberi professionisti che utilizzano mezzi privati per lavorare. E mentre altre città europee puntano su efficienza e sostenibilità reale, a Firenze si naviga a vista tra chiusure, deviazioni e provvedimenti inutili. Chi amministra Firenze ha trasformato una città in un labirinto paralizzato”.