Giornata del Diabete: affrontare insieme le sfide future
Si è svolto a Roma, presso la Casa dei Cavalieri di Rodi, il convegno “Diabete 2025 – Innovazione, integrazione, nuovi orizzonti di prevenzione e cura”, promosso dall’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta, in collaborazione con Nuove Reti e con Boston Consulting Group (BCG), introdotto da Lorenzo Borghese - Presidente dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta.
L’incontro ha riunito rappresentanti delle istituzioni, esperti del mondo clinico e accademico, società scientifiche, industria e associazioni di pazienti per affrontare insieme le sfide future della gestione del diabete e delle malattie metaboliche.
L’obiettivo del convegno, come ha ricordato la giornalista e moderatrice Annalisa Manduca, è stato quello di offrire una visione multidisciplinare e innovativa del percorso del paziente diabetico, in un contesto sanitario in profonda trasformazione, dove innovazione e prossimità diventano leve fondamentali per migliorare la qualità della cura e la sostenibilità del sistema.
Ad aprire il convegno sono stati Antonio Aurigemma - Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e Paolo Trancassini - Questore della Camera dei Deputati.
Marcello Gemmato: “Innovazione e prossimità per un sistema più equo”Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha illustrato le priorità del Governo e del Ministero della Salute per garantire un accesso ai farmaci sempre più agevole per i cittadini e maggiore semplificazione normativa. Ha commentato in particolare quanto messo in atto per favorire un migliore accesso ad alcune classi di antidiabetici. “Vogliamo che sia il farmaco a raggiungere il cittadino, ovunque esso risieda, e non viceversa – ha detto – La parola chiave di una sanità efficace e moderna è prossimità: oggi molti medicinali fondamentali per i pazienti cronici vengono distribuiti nelle farmacie ospedaliere, notoriamente presenti nei centri urbani più grandi e con orari di apertura limitati; o attraverso la distribuzione per conto, che prevede un doppio passaggio in farmacia per il cittadino.
Con la riclassificazione delle gliptine nel 2024 e delle gliflozine quest’anno, vogliamo rendere la cura più vicina ai 3 milioni di diabetici italiani e sollevarli dal carico sociale. Grazie all’eliminazione dei piani terapeutici, poi, viene favorita una sburocratizzazione a vantaggio dei medici e più in generale una continuità terapeutica che si traduce in maggior salute per i pazienti e minore impatto economico per il Servizio Sanitario Nazionale.” Gemmato ha, inoltre, aggiunto: «Abbiamo una popolazione che invecchia, una natalità ai minimi storici e un sistema sanitario che, pur con un finanziamento record di 7,3 miliardi di euro — superiore persino al periodo Covid — rischia di non reggere se non investiamo sulla sostenibilità e sulla prevenzione.
Il diabete è una delle patologie croniche non trasmissibili che più impatta sulla vita dei cittadini e sulla spesa pubblica. Investire nella sua gestione preventiva significa risparmiare ricoveri e sofferenze future.»
Ha inoltre richiamato il Disegno di legge sull’obesità, che riconosce la patologia come malattia cronica nei LEA: “È un passo avanti per un vero programma nazionale di prevenzione e cura. Dobbiamo evitare che un paziente obeso diventi diabetico. Non solo in termini di salute, ma anche per la sostenibilità del sistema. Disponiamo di farmaci innovativi e molto efficaci, che però vengono erogati a chi è già diabetico. È un errore logico: dobbiamo spostare l’intervento prima, sull’obesità, per prevenire il diabete.» Gemmato ha concluso dichiarando: «Stiamo lavorando a un Testo Unico della legislazione farmaceutica, per mettere ordine in un settore ancora regolato da norme degli anni ’30. Sarà un testo condiviso, forte e moderno, al servizio dei cittadini.»
Nicola Napoli: “Il diabete richiede un approccio integrato”A seguire, il Prof. Nicola Napoli, Ordinario di Endocrinologia presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha tracciato un quadro dettagliato sull’evoluzione epidemiologica e clinica del diabete: «Nel mondo oggi ci sono circa 589 milioni di persone con diabete, e la proiezione parla di 850 milioni nei prossimi vent’anni. È una crescita drammatica, trainata dai Paesi in via di sviluppo, ma che riguarda da vicino anche noi, perché le conseguenze di questi squilibri globali arrivano dentro i nostri confini.
Il diabete non è più una malattia confinata a un’area del mondo. È un fenomeno planetario, che si muove con i flussi migratori e le trasformazioni sociali, e che richiede una visione di salute pubblica globale.» Il Prof. Napoli ha proseguito: «L’Italia oggi ha il più alto tasso di obesità infantile e adolescenziale d’Europa, con un picco nel Sud. È un dato allarmante, perché i bambini che ingrassano a 3 o 4 anni raramente tornano a un peso normale da adulti.
Le spiagge del Sud Italia raccontano più di mille statistiche: famiglie intere con problemi di obesità. È da lì che parte la vera emergenza, perché quei bambini sono i diabetici di domani. Se c’è un momento in cui intervenire, è quello: l’età pediatrica. È lì che possiamo davvero cambiare il destino di una generazione.»
Il Prof. Napoli ha evidenziato il ruolo crescente delle nuove tecnologie digitali e dei farmaci innovativi, che consentono una gestione più efficiente e mirata del paziente, ma ha anche richiamato la necessità di un modello organizzativo in grado di connettere ospedale e territorio, assicurando continuità di cura e prossimità assistenziale.
Tavola rotonda: un’alleanza tra istituzioni e scienzaNel confronto tra esperti, tra cui Robert Giovanni Nisticò Presidente AIFA, Alessio Nardini Direttore Generale dei corretti stili di vita e dei rapporti con l’ecosistema – Ministero della Salute, Andrea M. Isidori Professore Ordinario di Endocrinologia Sapienza Università di Roma, Daniela Poli Principal BCG, Raffaella Buzzetti Presidente SID, Riccardo Candido Presidente AMD, Giuseppe Fatati Presidente IO-NET, Maria Novella Luciani ASD Calabria Fitwalking è emersa la visione di un sistema sanitario che sappia valorizzare l’integrazione tra innovazione tecnologica e approccio umano alla cura, con una particolare attenzione alla prevenzione, all’educazione dei pazienti e alla collaborazione interprofessionale.
Infine, Tommasangelo Petitti, Direttore Sanitario dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta, ha illustrato come l’Ordine di Malta intenda contribuire concretamente con un modello organizzativo basato su prossimità, formazione e collaborazione interistituzionale, in linea con le esigenze del Servizio Sanitario Nazionale.
Edoardo BellomoIl convegno Diabete 2025, come sottolineato da Edoardo Bellomo, Direttore Generale delle Attività Sanitarie dell’Ordine di Malta, ha confermato la necessità di una visione innovativa per rivedere il modello di presa in carico del paziente diabetico, che ne anticipi le esigenze e supporti il territorio nella identificazione precoce della patologia e nella riduzione dell’impatto sul SSN.
Marcello Celestini: “Costruire una rete che accoglie e sostiene”In chiusura, Marcello Celestini, Ospedaliere dell’Ordine di Malta in Italia, ha ribadito l’impegno dell’Associazione nel promuovere una rete solidale e competente per la cura del diabete: “Non c’è innovazione senza equità, e non c’è equità senza una visione condivisa della salute come bene comune.”