Sabato 6 luglio al via i saldi estivi

Redazione Nove da Firenze

Al via anche in Toscana sabato 6 luglio le vendite di fine stagione estive. Il primo week-end di luglio coincide con l'inizio dei saldi estivi, che prendono il via sabato 6 luglio e proseguiranno per 60 giorni. Interessano 15,8 milioni di famiglie per un giro d'affari di 3,2 miliardi di euro.

Prodotti locali, sostenibili e autentici, acquistati dai venditori di fiducia ma anche attraverso le piattaforme digitali. Partono i saldi estivi e si prevede una spesa per i prodotti artigianali "in linea con il 2023", con un aumento stimato di "circa il 5-10%" e una spesa pro-capite di "almeno 60 euro". A fare il punto in vista della partenza dei saldi è Confartigianato Imprese Firenze: "Vi è un'indubbia crescita delle vendite online, segno evidente che questa componente ha preso campo nelle abitudini dei consumatori".

Per le vendite online si stima "una crescita intorno al 10%". Gioielli, accessori, oggetti di arredamento e prodotti per la cura personale saranno tra i più acquistati. Per sintetizzare, l'attenzione alla sostenibilità e all'autenticità del prodotto orientano in modo significativo le scelte dei fiorentini. "C'è attesa per questi saldi – riferisce Paolo Gori, presidente categoria commercio di Confartigianato Firenze. Le vendite dei capi estivi sono andate a rilento, con circa il 10-15% in meno, a causa del meteo avverso ma c'è da considerare anche l'impatto di lungo periodo dovuto a inflazione, mutui e bollette.

Con questi saldi puntiamo a recuperare".

Si conferma alto l’interesse dei consumatori, anche se in leggero calo rispetto allo scorso anno: il 55%, (era il 61% nel 2023) è intenzionato ad acquistare almeno un capo o prodotto moda, per un giro d’affari complessivo stimato in oltre 3,5 miliardi di euro. È quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti-IPSOS sui consumatori in occasione dei saldi estivi 2024.

L’andamento della primavera tra meteo incerto ed e-commerce. Le condizioni meteo anomale di questa primavera hanno avuto un impatto negativo sui consumi: il 39% dei consumatori ha acquistato meno capi, calzature e accessori. «La tarda primavera ha lasciato molti capi appesi nei nostri negozi - afferma Marco Rossi, presidente di Fismo Confesercenti Toscana -. I saldi in passato erano sentiti come l'opportunità di acquistare un capo particolare. Adesso però, con il fatto che alcuni negozi fisici, ma soprattutto l'e-commerce, fanno vendite straordinarie di continuo, l'idea di acquistare ai saldi è un po' sfumata ed è meno frequente trovare le file davanti ai negozi nel periodo dei saldi».

Le attese delle imprese e la variabile meteo. La resilienza dell’interesse dei consumatori verso i saldi è un elemento positivo per gli imprenditori del settore. Un’ulteriore spinta ai consumi dovrebbe arrivare dai rinnovi contrattuali di quest’anno - a partire da quello del terziario i cui dipendenti riceveranno a luglio 600 milioni di euro di una tantum - e alle quattordicesime: il 19% di chi la riceve, secondo il sondaggio IPSOS, la impiegherà anche per acquisti moda durante le vendite di fine stagione. Complessivamente, le attese di vendita sono improntate alla stabilità rispetto allo scorso anno, anche se molto conterà la variabile meteo.

Chi compra. Oltre al 55% che ha già dichiarato l’intenzione di acquistare, c’è anche un 31% di intervistati che passeggerà tra le vetrine (virtuali o reali) e valuterà in base alle offerte e agli sconti, e un ulteriore 6% che ancora non ha deciso. Solo il 7% degli intervistati dichiara di non volere fare acquisti per i saldi.

“È necessaria una regolamentazione più appropriata a livello normativo - afferma Marco Rossi - . In primo luogo sui tempi: per Confesercenti i saldi dovrebbero essere posticipati almeno di un mese. In secondo luogo sui controlli. Il commercio fisico è più monitorato, ma chi va a controllare il sito internet che pratica scontistiche? C'è bisogno di regolamentare la normativa del controllo in modo più calzante ai nostri tempi, per eliminare lo svantaggio che pesa sul negozio fisico e per dare più chiarezza al cliente”

Cosa si compra. Le calzature sono il prodotto moda più ricercato, indicato dal 61% degli intervistati: soprattutto sneaker estive, ma anche ballerine, sandali e slingback e scarpe da barca; tra gli scaffali e le vetrine si inseguono quest’anno molto anche le calzature tecniche, in particolare per il running, per il trekking e per il tennis. Seguono – con il 57% delle preferenze – t-shirt e top, in particolare polo e magliette sportive, mentre per le donne si afferma la ricerca di maglie, bluse e top di tessuti estivi, soprattutto lino ma anche seta, con una riscoperta delle stampe floreali.

Al terzo posto, ci sono pantaloni e gonne (44% delle indicazioni): quest’anno l’accento cade sulle ‘gonne midi’, di media lunghezza, ma sono cercati sempre anche shorts e bermuda di denim e leggings, oltre ai classici pantaloni estivi leggeri tipo chino per gli uomini. Il 41% degli intervistati cercherà anche maglieria estiva. Nella top ten ci sono anche abiti e vestiti (39%), e camicie (30%) – anche in questo caso, preferibilmente, di cotone leggero, lino o seta - poi costumi e moda mare (29%), pigiami/camicie da notte (16%) e infine borse (15%).

“I saldi di fine stagione rimangono tra gli eventi commerciali più apprezzati, anche se l’eccesso di promozioni e presaldi ne hanno ridotto l’impatto. L’auspicio è che si raggiungano i risultati dello scorso anno, magari anche qualcosa di più grazie all’arrivo delle alte temperature”, ha detto Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti Toscana. “Anche la partenza coordinata tra tutte le regioni è positiva. Certo, però, la data di avvio rimane troppo anticipata: in teoria sarebbero vendite di fine stagione, ma arrivano a poco più di una settimana di distanza dall’inizio dell’estate. Bisogna spostarle più avanti”.

Secondo le stime Confcommercio saranno circa 110.000 le famiglie di Pisa e provincia che approfitteranno dell'occasione, per una spesa media prevista di 90 euro a persona e 200 euro a famiglia, in linea con la media nazionale.

“Questi saldi rappresentano un'opportunità da non perdere per i consumatori, che avranno la possibilità di acquistare prodotti di moda e di qualità con un'ampia scelta, visto che i negozi sono particolarmente forniti” dichiara Lorenzo Nuti, presidente FederModa Confcommercio Pisa, membro di Giunta FederModa Italia e presidente Giovani Imprenditori FederModa Italia Confcommercio. “Le aspettative sono alte e ci aspettiamo un giro d'affari in linea con quello dello scorso anno, nonostante le oggettive difficoltà che il comparto moda sta attraversando.

Ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi di moda e ne riapre soltanto la metà e questo ci fa molto preoccupare. Sicuramente la congiuntura economica e i rincari delle materie prime hanno acuito le difficoltà del settore, senza contare che operiamo in un mercato dove sarà sempre più necessario avere regole uguali per tutti. È opportuno ricordarlo in occasione dell'inizio dei saldi, anche considerando la spietata concorrenza della grande distribuzione e delle grandi piattaforme globali dell'online che sempre più spesso praticano promozioni anticipate”.

“I saldi rappresentano sicuramente una preziosa occasione che permette ai commercianti di recuperare liquidità, in un contesto fortemente condizionato da inflazione, aumento dei costi e calo dei consumi interni” afferma il direttore generale di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. “I negozi di vicinato sono garanzia di professionalità, affidabilità, trasparenza e qualità, una vera opportunità per i consumatori in questo periodo dell'anno”.

Nuti ricorda “l'obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l'avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale. Una normativa introdotta l'anno scorso che riguarda sia le vendite in negozio che on line, il che significa maggiore chiarezza per il consumatore, spesso disorientato da dinamiche di vendita aggressive e poco trasparenti”.

Sui capi più ricercati “ci aspettiamo una scelta orientata su abiti e tessuti più leggeri, visto che il clima estivo si è fatto sentire soltanto negli ultimi giorni, Capi in lino, abiti per l'estate e il tempo libero, outfit serali e abiti da cerimonia saranno quelli più gettonati”.

Confcommercio ricorda le regole base in occasione dei saldi:

  1. CAMBI: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

    A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio;

  2. PROVA DEI PRODOTTI: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
  3. PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
  4. PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
  5. INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.