RSA a domicilio, progetto sperimentale a Firenze
Il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Edoardo Amato ha presentato un question time, al quale ha risposto l’assessore al welfare Nicola Paulesu sul progetto sperimentale RSA a domicilio.“Stiamo affrontando una trasformazione demografica profonda, il quadro crescente di fragilità e invecchiamento della popolazione è allarmante, la popolazione – ha aggiunto Edoardo Amato – è sempre più caratterizzata da anziani affetti da malattie croniche e polipatologiche in forte difficoltà sanitaria e logistico organizzativa.
Gli anziani e le famiglie devono affrontare percorsi lunghi e costosi per l’assistenza domiciliare e l’accesso alle RSA, per poter aver garantite le cure infermieristiche sia generiche che specialistiche, oltre che riabilitative, anche a domicilio.Come ci ha risposto l’assessore si tratta di un progetto sperimentale che si aggiunge ed integra i servizi di assistenza domiciliare, assistenza domiciliare sociale, assistenza domiciliare socio-sanitaria e parte dal riconoscimento della casa, il proprio domicilio come casa di cura.
L’obiettivo è creare un servizio socio-sanitario, per persone anziani non autosufficienti, in un’ottica preventiva alla RSA. La sperimentazione prevede anche una fase formativa di persone che poi andranno ad aiutare pazienti vulnerabili con un reddito familiare fragile. Anziani che necessitano di assistenza sanitaria. Il progetto è della Società della Salute e si avvarrà delle associazioni di volontariato e le famiglie che rappresentano la rete primaria di supporto a queste persone. Verranno coinvolti tutti i soggetti interessati.
Il modello è in fase di sperimentazione e si partirà con una decina di pazienti.La complessità del sistema assistenziale e dei bisogni prevede l’aumento dei servizi. Occorre individuare strumenti che siano in grado di adattarsi alle nuove esigenze ed a nuovi bisogni che emergono. La casa come luogo di cura – conclude il presidente Amato – è fondamentale per tante persone anziane non autosufficiente ed è importante il ruolo dell’amministrazione di sostegno alla rete familiare e di supplenza alla rete sociale”.