Referendum: domenica al voto sulla giustizia

Redazione Nove da Firenze

Evento dedicato ai cinque quesiti del referendum sulla giustizia giovedì prossimo, 9 giugno, nella Sala conferenze del Tuscany Hall alle 21. A organizzarlo, il coordinamento cittadino di Fratelli d'Italia. A introdurre, il coordinatore Jacopo Cellai. Quindi l'intervento dell'Onorevole Galeazzo Bignami (FdI). Partecipa l’avvocato Francesco Gaviraghi, già consigliere dell’Ordine degli Avvocati. Moderatore della serata Emanuele Baldi, giornalista de “La Nazione”. Previsti interventi dei professionisti del settore

Successo dell'iniziativa referendaria della Lega, di oggi a Fucecchio, svoltasi alla presenza del Consigliere Nazionale ANCI e Vicepresidente di AICCRE Toscana, Marco Cordone che in merito ha dichiarato: "La Repubblica Italiana é nata con un Referendum tra la Monarchia e la stessa repubblica del 2 giugno 1946. Partendo dalla genesi della nostra Repubblica mi appello a tutti i cittadini perché vadano a votare i 5 Referendum sulla giustizia del 12 giugno c.a.. Ricordo a tutti, se mai ce ne fosse bisogno, che il voto é un grande diritto, conquistato dopo 22 anni di un regime dittaroriale ed un'atroce guerra mondiale".

Anche in Toscana il referendum è associato alle elezioni comunali. In particolare si segnalano le consultazioni cittadine di Lucca e Pistoia. In provincia di Firenze a Rignano sull'Arno.

Tra i tanti aspiranti al Consiglio comunale di Pistoia, c’è anche Busola Lynda Adelekan, donna di cultura originaria della Nigeria, sposata, che abita a Pistoia ed è madre di due splendidi figli. Il suo motto è “Insieme si può: proviamoci”. Si è candidata con Forza Italia, sosterrà il sindaco uscente Alessandro Tomasi. Ma soprattutto ha in testa un obiettivo comune, aiutare Pistoia a crescere, migliorare perché la città è ormai entrata nel suo cuore.

La vita è fatta di infinite scelte”, sostiene. Tra le altre cose, intende occuparsi del fenomeno migratorio “per dare – afferma convinta – una risposta legale sul territorio. Venire incontro a persone che vivono situazioni di ‘sofferenza e disagio’, immigrati o pistoiesi che siano, specie coloro che vivono soli. Per quanto riguarda gli immigrati, la parte importante è trasformare l’illegalità in legalità, come diritto alla Solidarietà e alla Pace. Il primo passo da compiere per migliorare l’integrazione dei rifugiati e dei migranti è favorire la comprensione tra la comunità d’accoglienza”.