Prato: le vincitrici della 21esima edizione del Premio Bardazzi
Martina Marradi ed Eleonora Ristori sono le vincitrici della ventunesima edizione del Premio di studio “Alberto Bardazzi”, il riconoscimento che ogni anno premia i migliori laureati magistrali dell’Università di Firenze.
La cerimonia di conferimento si è tenuta mercoledì 5 novembre nell’Aula Magna Maurizio Fioravanti della Fondazione PIN – Polo Universitario di Prato, alla presenza della rettrice Alessandra Petrucci, della presidente del PIN Daniela Toccafondi, del presidente del Rotary Club Prato “Filippo Lippi” Lorenzo Guarducci e di Beatrice Bardazzi.
Martina Marradi, laureata in Strategie della comunicazione pubblica e politica con 110 e lode, ha conquistato il premio per l’area Humanities con una tesi che ha approfondito le strategie comunicative e diplomatiche dei pontefici Benedetto XVI e Francesco per consolidare la presenza della Chiesa nel mondo contemporaneo.
Eleonora Ristori, vincitrice per l’area Technologies, si è laureata in Intelligenza artificiale con 110 e lode con encomio, presentando una tesi dedicata allo sviluppo di metodologie per adattare i grandi modelli multimodali e linguistici dell’intelligenza artificiale a nuovi compiti senza comprometterne la capacità di generalizzazione.
Il Premio di studio “Alberto Bardazzi”, istituito in memoria del giovane imprenditore tessile pratese scomparso nel 2003 e sostenuto dalla famiglia Bardazzi e dal Rotary Club Filippo Lippi di Prato, assegna ogni anno due premi da 5.000 euro ai migliori laureati magistrali di Unifi.
Il concorso era riservato ai laureati magistrali dell’Ateneo fiorentino che avessero conseguito il titolo tra giugno 2024 e aprile 2025, con una votazione minima di 105/110, e che avessero intrapreso o stessero per intraprendere un progetto qualificato di formazione o lavoro. All’edizione 2025 del premio hanno partecipato 151 candidati, di cui 60 nell’area Humanities e 91 nell’area Technologies.
Durante la cerimonia ha preso la parola anche Antonella Fioravanti, guest professor in Biologia Molecolare all’Università Libera di Bruxelles (ULB) e presidente della Fondazione ParSec, le cui ricerche si sono focalizzate sull’envelope batterica, sul batterio Bacillus anthracis e sulla malattia antrace. L’intervento, dal titolo “La speranza invisibile”, ha evidenziato l’importanza dei microbi per le future azioni orientate a mitigazione climatica e rigenerazione ambientale, nonché per la medicina del futuro.