'Fuori dall’ospedale Meyer pantomima ingiuriosa per Israele'

Redazione Nove da Firenze

Oltre 10mila firme per chiedere le dimissioni di Marco Carrai dalla presidenza della Fondazione. Le hanno raccolte, contro il Console onorario di Israele, i Sanitari per Gaza e numerose altre associazioni pro Palestina. Oltre 100 ombrelli che erano stati donati dalla Fondazione ai dipendenti, sono stati restuituiti.

Carrai si dice "sconvolto e amareggiato".

“Il presidente della Fondazione Meyer e Console onorario di Israele Marco Carrai ha tutta la solidarietà mia personale e dell’associazione che rappresento". Così Emanuele Cocollini, presidente Ass. Italia-Israele Firenze). "Quanto avvenuto stamattina fuori dall’ospedale Meyer - prosegue - è una pantomima ingiuriosa per Israele e grottesca, perché si attacca il presidente di una fondazione che garantisce sostegno all’ospedale solo perché legato a Israele. Non ci sono altre parole per descrivere questo atteggiamento: antisemitismo.Auspichiamo che i sanitari tornino a fare il loro prezioso lavoro e cessino di fare becera strumentalizzazione politica, che evidentemente vorremmo non appartenesse ad una categoria così importante”.

Queste invece le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune:"La restituzione degli ombrelli del Meyer, per protesta rispetto alla nomina del Console onorario a Presidente della Fondazione, merita ascolto.Invece assistiamo a una delegittimazione costante delle istanze pacifiste. Non c'è disponibilità al dialogo. Si disconoscono le ragioni della mobilitazione, utilizzando impropriamente, e per noi irresponsabilmente, la categoria di antisemitismo.Proprio perché il razzismo è un problema delle nostre società, proprio perché c'è una categoria specifica di odio che colpisce ebree ed ebrei, è importante evitare confusione.Il Console onorario di Israele ha spesso attaccato anche il nostro gruppo consiliare.

Però non ci risulta abbia mai criticato la violenza dello Stato di Israele in corso a Gaza, anzi sono state alimentate dinamiche di divisione anche in città, dove è importante che non dialoghino solo le comunità religiose ma anche le diverse parti politiche (soprattutto se istituzionali).Sono state raccolte oltre 10.000 firme, ma la politica locale tace, nonostante la Regione e il Comune abbiano un ruolo (nel Meyer e nella Fondazione).Alle lavoratrici e ai lavoratori, così come alla cittadinanza, la nostra solidarietà.

Chiedono pace, chiedono rispetto dei diritti umani, ma ricevono in cambio considerazioni al limite dell'ingiuria".