Oggi l’insediamento della Commissione Speciale per il Covid

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 5 maggio 2021- Forza Italia non partecipa alla Commissione speciale vaccini. La maggioranza è spaccata, Italia Viva non ha votato il presidente proposto dal Partito Democratico, Enrico Sostegni. Oggi pomeriggio la Commissione Speciale vaccini non è riuscita ad eleggere il presidente perché non aveva il numero sufficiente di voti per iniziare i lavori.

"Noi, per ora, non prendiamo parte alla Commissione, a meno che il Pd non torni sui suoi passi". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Il nome proposto dal Pd per la presidenza della Commissione Speciale è irricevibile - spiega Stella -. Nulla contro la persona del collega Sostegni, ma non è accettabile che per i vertici di una Commissione Speciale vengano riproposti i vertici della Commissione Sanità. Serve un cambio di passo, non possono dirci che la questione vaccini va bene: in Toscana ci sono ancora 100.000 fragili in attesa di vaccinazione (oltre ai loro caregiver); oggi il portale per le prenotazioni dell vaccino riservate alla fascia 65-69 anni è andato in tilt".

"Serve chiarezza, e fino a quando il Partito Democratico non ci spiegherà qual è il suo orientamento, noi non prenderemo parte ai lavori della Commissione Speciale - sottolinea il capogruppo di Forza Italia -. Noi avevamo detto sì a questa commissione, a patto che sulla questione vaccinale in Toscana ci fossero chiarezza e trasparenza. Per questo, al momento siamo indisponibili e diciamo 'no' a ogni consociativismo vecchia maniera. E chiediamo ai gruppi di centrosinistra di venire martedì in aula a dirci se esiste ancora una maggioranza".

“La commissione sia convocata permanentemente. Ogni decisione venga condivisa e attuata. Basta azioni estemporanee o impulsive. Gli errori commessi fino ad oggi devono essere corretti e questa Commissione deve avere la mission di evitare che vengano ripetuti” A dirlo Stefano Scaramelli (Italia Viva), vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana.

“Non ci interessano le poltrone ma dare un contributo – ha detto Scaramelli in Commissione – per migliorare la campagna di vaccinazione. È nostro obiettivo fare della Toscana la prima regione d'Italia. Ci sono professionisti nel nostro sistema sanitario capaci di rendere possibile questo risultato, ma le scelte politiche e organizzative da compiere devono essere all'altezza della Toscana. Chiediamo che il presidente Giani sia sempre presente nelle sedute della Commissione sui vaccini. Una Commissione che dovrà conoscere a cadenza giornaliera i livelli di distribuzione delle dosi di vaccino nelle singole aree territoriali e negli hub. Troppe ancora le somministrazioni e le dosi diffuse a macchia di leopardo sui territori. Gestire la comunicazione ufficiale tale da trasformarla in informazione istituzionale, pubblica e trasparente”.

L’attenzione poi rivolta ai fragili su cui Scaramelli dice: “li abbiamo fortemente voluti inserire tra le priorità, adesso serve introdurre la possibilità di inoculazione anche attraverso i medici di famiglia che ben conoscono le singole situazioni. Abolizione del click day per un accesso più ampio possibile ai centri vaccinali che devono essere aumentati, anche nella localizzazione geografica, penso alle aree più marginali della Toscana. E per aumentare la capacità di somministrazione serve estendere la possibilità di effettuare la vaccinazione anche nelle aziende che hanno dato disponibilità e nelle associazioni di volontariato che si renderanno disponibili”.

 “Nata su proposta del M5S e Lega, approvata con i voti della maggioranza il 7 aprile scorso, l’istituzione di questa commissione speciale oggi doveva dare un segnale ai cittadini, dimostrare che in una situazione di estrema gravità come quella che stiamo vivendo, con una campagna vaccinale che non decolla, con un portale per le prenotazioni che non funziona, le forze politiche collaboravano per dare dei suggerimenti e segnalare le più gravi criticità all’Assessorato alla Sanità.” dichiara Silvia Noferi consigiliera regionale del Movimento Cinque Stelle.

Grazie al comportamento ostruzionistico di Forza Italia e Italia Viva tutte le soluzioni prospettate sui nomi del presidente e dei vicepresidenti sono state boicottate e la discussione è andata avanti per ore, tanto che alla fine non si è arrivati nemmeno alla costituzione dell’ufficio di presidenza per la mancanza del voto di Italia Viva e tutto è stato ulteriormente rimandato.

Il Presidente del Consiglio Regionale dovrà presentare adesso una sua proposta per un ufficio di presidenza provvisorio ma l’accaduto fa presagire che la strada sia tutta in salita.

Che la Commissione Speciale sia nata morta è già in questa pietosa diatriba in cui tutti sono stati attenti solo a mantenere le proprie posizioni e un’integrità di facciata di fronte alla stampa accorsa copiosa per documentarne l’insediamento.

I problemi riscontrati dai cittadini nell’iscrizione al portale rimangono e sono evidenti; oggi avrei voluto proporre in Commissione il passaggio alla piattaforma messa a disposizione da Poste Italiane, come è accaduto in Lombardia, ma ciò non è stato possibile.

Adesso assisteremo al solito teatrino dello scaricabarile sulle responsabilità di chi ha voluto far fallire questo progetto – conclude Noferi - lasciando ancora una volta senza risposte i cittadini che vogliono semplicemente vaccinarsi ed uscire da un incubo che dura da più di un anno.”

“Nel giorno del suo insediamento la Commissione speciale vaccini ha dimostrato tutta la sua inutilità. La riunione è iniziata con oltre un’ora di ritardo ed è andato subito in scena un duro scontro per la presidenza. Di fatto, è il doppione della commissione sanità, tanto che la maggioranza partecipa con i soliti membri, siamo all’assurdo! La Commissione non è riuscita ad eleggere il presidente e quindi spetterà all’ufficio di Presidenza nominarlo. Io proporrò il consigliere Scaramelli!” dichiara il Consigliere regionale Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità.

Siamo all’imbarazzo assoluto, una commissione del genere avrebbe senso se vi fosse per lo meno un percorso condiviso, così, invece, non fa altro che creare ulteriori frizioni. Fratelli d’Italia ha deciso di non partecipare alla Commissione speciale perché non se ne capisce né il senso né l’obiettivo e oggi se ne è avuta la riprova” sottolinea Petrucci.“Si doveva, al contrario, varare una Commissione d’inchiesta per capire cosa sia realmente accaduto nella campagna vaccinale toscana caratterizzata da ritardi, disservizi nelle prenotazioni, furbetti di turno.

Siamo ancora in una fase emergenziale con centri vaccinali allestiti tra mille difficoltà. Alcuni hub sono virtuosi, come quello di Pisa, ma altri sono mal organizzati e mal gestiti -ricorda Petrucci- La Commissione d’inchiesta sarebbe servita a capire, ad esempio, perché i medici di famiglia a novembre hanno dato la loro disponibilità a vaccinare ed il primo vaccino è stato da loro inoculato soltanto a febbraio. Non abbiamo mai chiesto che rotolassero teste, ma soltanto di fare chiarezza” spiega Petrucci.