Morto suicida altro detenuto a Livorno

Redazione Nove da Firenze

“44 anni, origini catanesi, arrestato il 24 maggio scorso per presunti maltrattamenti in famiglia e in attesa di primo giudizio, nella sera del 1° luglio era stato trovato impiccato con un laccio ricavato da pezzi di stoffa nella sua cella della Casa Circondariale di Livorno. Immediatamente soccorso dall’agente in servizio, quest’ultimo impiegato contemporaneamente nel lavoro di tre operatori, e condotto presso l’ospedale cittadino, era apparso sin da subito in condizioni disperate.

Oggi si è spento. Si tratta del 51° ristretto dall’inizio dell’anno suicidatosi in carceri dove la pena di morte è inflitta di fatto e, random, senza criterio. A questi decessi, vanno aggiunti i 5 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che nel 2024 si sono altresì tolti la vita” afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“Numeri di vite spezzate che sono abnormi, assurdi, indegni per un paese che voglia definirsi civile e che dovrebbero indurre a iniziative legislative concrete e ad effetto immediato, mentre stiamo vivendo un’epidemia d’indifferenza senza precedenti, tanto che ieri è stato varato dal Governo un decreto insignificante. Sono 14.500 i detenuti in più oltre ai posti disponibili e la Polizia penitenziaria, cui mancano almeno 18 mila unità, costretta a turnazioni massacranti nella disorganizzazione imperante, non riesce ad adempiere come dovrebbe alle proprie funzioni. Ancora peggio per ciò che concerne l’assistenza sanitaria e psichiatrica”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.

“Noi continuiamo a pensare che vadano decretate misure emergenziali in grado di deflazionare con celerità e seriamente il sovraffollamento detentivo, potenziare subito il Corpo di polizia penitenziaria, garantire l’assistenza sanitaria e avviare riforme complessive e strutturali. Non c’è più tempo”, conclude De Fazio.

Si è suicidato nel carcere di Firenze la 53^ vittima di questa strage senza fine, un giovane ventenne di origine marocchina con poco più di un anno di pena da scontare; inoltre, nella mattinata è morto in ospedale anche il giovane detenuto che aveva tentato il suicidio nel carcere di Livorno, anch’egli con poco più di un anno di pena da scontare e con tre figli.

"Mentre nel consiglio dei Ministri di ieri niente di veramente utile al sistema carcerario è stato fatto" A dichiaralo è il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo: “Stiamo assistendo ad un’ecatombe senza precedenti. 53 detenuti si sono tolti la vita, mai così tanti; più i 5 poliziotti penitenziari che si sono anch’essi suicidati dall’inizio dell’anno. L’intero sistema carcerario è al collasso, i numeri degli eventi critici sono tutti i peggiori della storia delle carceri italiane. Il nostro sistema è assolutamente paragonabile a quelli degli stati africani. Il Governo e l’Amministrazione Penitenziaria sono assolutamente incapaci di gestire la gravissima situazione. Dopo il consiglio dei Ministri di ieri che ha visto come unico risultato l’incapacità di trovare soluzioni concrete e tempestive, non ci resta che sperare nell’aiuto della provvidenza".