Maltempo, Giani: 'Precipitazione senza precedenti'

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 3 novembre 2023- “Quella di ieri è stata una precipitazione senza precedenti: non è caduta così tanta acqua in così poco tempo nemmeno nell’alluvione del 1966. In quattro ore sono caduti 200 ml. di acqua in media in ciascun Comune. Sono state colpite zone dove vivono due terzi dei cittadini della Toscana ed è grande il dolore per le vittime”, a dirlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, nel corso di breve incontro con la stampa al rientro da un sopralluogo lungo le sponde dell’Arno.

“Per tutta la notte abbiamo lottato contro il maltempo – aggiunge il presidente - e contro il timore che alle tragedie in corso se ne potesse aggiungere una anche maggiore, nel caso l’Arno superasse i livelli di guardia. Ora questa preoccupazione sembra scongiurata. Sono stato tutta la notte in contatto con i sindaci dei territori colpiti, abbiamo avuto la possibilità di usare i mezzi anfibi della protezione civile per raggiungere le persone isolate nelle abitazioni in campagna. Alle 2 di notte circa sono riuscito ad entrare nell’ospedale di Prato, che era allagato. Anche gli ospedali di Empoli e Pontedera sono stati invasi dalle acque. Ora i fiumi si stanno sgonfiando e anche quelli esondati rientrano negli argini. La città di Firenze è stata solo lambita dalla perturbazione, ma altre zone sono state duramente colpite”.

“Sono molto grato al presidente Mattarella – ha affermato Giani - che mi ha telefonato ed ha rivolto parole di grande affetto, vicinanza e solidarietà a tutti i toscani. Poi mi sono sentito con la premier Meloni, che ha portato al Consiglio dei Ministri di questa mattina la mia dichiarazione di stato di emergenza per proclamare lo stato di calamità naturale. Ho parlato con il ministro Salvini per ripristinare la circolazione sull’A11 e stiamo lavorando con le Ferrovie per ripristinare il traffico ferroviario.

Ringrazio il direttore della Protezione civile nazionale Curcio che è stato in contatto con me per tutta l’emergenza fornendoci il supporto necessario. Le loro telefonate si sono alternate nella notte e nella mattina con quelle dei sindaci, dei prefetti ed anche dei cittadini che mi conoscono e che mi hanno in vari modi segnalato le criticità che stavano vivendo. Ringrazio infine l’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni che anche adesso è a Campi Bisenzio con il sindaco Tagliaferri per dare il giusto sostegno alla popolazione colpita”.

“Avevamo diffuso un’allerta arancione perché attendevamo una bomba d’acqua sulla lucchesia – spiega il presidente - invece si è concentrata sulla valle dell’Arno e del Bisenzio, ma grazie al lavoro di squadra delle istituzioni e alla capacità di intervento e reazione della nostra Protezione civile siamo riusciti a far fronte a una situazione devastante. E’ in casi come questi che i toscani sanno tirare fuori il meglio di loro e la Regione farà da riferimento per tutti i sindaci per agire presto e bene”.

A chi ha chiesto le sue impressioni sulla prevenzione, Giani ha risposto: “Credo che proprio i lavori fatti in questi anni per la messa in sicurezza dei fiumi, a partire dall’Arno, abbiano evitato il peggio al capoluogo e in altre realtà, come ad esempio a Livorno, dove la bomba d’acqua non ha avuto effetti devastanti perché negli anni scorsi abbiamo riportato allo scoperto il Rio Maggiore ed il Rio Ardenza, prima intubati, e aumentata la portata della canalizzazione sotto la ferrovia e sotto la strada, dando modo così alle acque di fluire.

I frutti di questi lavori si vedono, così come si vedono quelli lungo l’Arno. Proprio ieri avevamo inaugurato il condotto dal fiume alla cassa di espansione di Pizziconi, nel Comune di Figline Incisa, dove in caso di emergenza potranno trovare spazio 3.500.000 mc di acqua. Negli anni sono stati realizzati lo Scolmatore di Cascina, la cassa di espansione di Roffia a San Miniato, sono in corso i lavori per altre grandi casse di espansione a Prulli, Leccio, Restavo, capaci di ritenere oltre 20 milioni di mc di acqua.

Lavorare sulla prevenzione, anche a fronte di cambiamenti climatici così evidenti, è fondamentale. Abbiamo presentato progetti per 800 milioni di euro per opere in tutta la Toscana, che riguardano anche l’Ombrone, il Serchio, la Magra, l’Albegna. Il Governo ci aveva prospettato a breve l’apertura di un bando per cui spero davvero che questi fondi arrivino”.

"Come mai la Protezione Civile regionale ha dato l'allerta meteo arancione, quando invece si è reso evidente con i fatti che l'allerta era, purtroppo, da codice rosso? E' una spiegazione che esigiamo, dobbiamo capire se ci sono stati sbagli e di chi sono le responsabilità. Per questo chiediamo che l'assessore regionale all'Ambiente, Monia Monni, martedì ci relazioni in Aula". Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. "In Toscana non pioveva così forte da 50 anni, hanno accertato i meteorologi: come sia stato possibile emettere un'allerta arancione e non rossa, è una spiegazione che esigiamo dalla Protezione Civile regionale", aggiunge Stella, che chiede anche di "verificare il funzionamento del sistema di Alert telefonica ai cittadini.

Diverse persone a Campi e a Prato ci hanno segnalato - spiega Stella - di non aver ricevuto alcuna telefonata, o in qualche caso di averla ricevuta solo nei giorni precedenti, ma con segnalazione di allerta arancione".

"Le alluvioni che hanno colpito la Toscana sono un chiaro fallimento della politica regionale degli ultimi anni che ha sempre ignorato le richieste fatte dal mondo ecologista e dai comitati", dichiara Eros Tetti, portavoce di Europa Verde Toscana.

"Da troppi anni chiediamo che si prepari la Toscana alla crisi climatica, che è già qui da tra noi", prosegue Tetti. "Ma le nostre richieste sono state troppo spesso inascoltate se non derise. Oggi piangiamo gravi danni, morti, feriti, economie spezzate. Ma domani, appena il fenomeno e le telecamere si allontaneranno, torneranno a proporre nuovi aeroporti, nuove cave, fiumi tombati, ospedali unici in aree discutibili, rigassificatori, assi viari, cemento e scempi vari. Tutte quelle opere che con le loro emissioni e il consumo di suolo sono responsabili di quello che sta succedendo".

"Il mio Je accuse va alla politica regionale ma non gongolino le opposizioni, il centrodestra, che sono ancor peggio, negazionisti proni solamente al mantenimento dello status quo", aggiunge Tetti. "Ed è lo status quo che lentamente ci sta soffocando e distruggendo".

"Le nostre proposte le abbiamo messe troppe volte sul tavolo della regione", conclude Tetti. "Adesso che si apra un serio tavolo di lavoro sulla crisi climatica, che la Toscana si faccia carico della transizione ecologica necessaria, della manutenzione e messa in sicurezza del territorio senza rinvii e giustificazioni. Continuare ad ignorare è un crimine contro l'umanità. Le evidenze scientifiche ci impongono di agire con spirito di precauzione ricordando inoltre che prevenire il danno costa spesso 7 volte meno che agire per ripararlo. Per noi è fondamentale che si rimetta al centro della politica il benessere dei toscani".

“Prima di tutto la mia solidarietà a chi ha subito danni da questa alluvione in Toscana ed ai parenti delle vittime. Si parla tanto di emergenza climatica in questo Paese – spiega il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti – ma mi pongo in queste ore una serie di domande come tanti italiani: le casse di espansione hanno funzionato? I consorzi di bonifica hanno lavorato in modo efficiente? È stata fatta una corretta manutenzione delle griglie della rete fognaria? Sono stati puliti i canali di scolo? Sono stati puliti in modo efficiente i letti fluviali? In passato c’era una certa partecipazione dei cittadini nel mantenimento dei canali, ora invece è tutto un demandare, forse non è il caso di ritornare a quelle vecchie abitudini? Nell’equilibrio di una bilancia – conclude Asciuti – questi disastri sono imputabili ai cambiamenti climatici oppure ad una cattiva gestione da parte degli uomini?”.

"Il governo monitora attentamente la situazione in Toscana ed è al lavoro, fin da subito, affinché si possa tornare alla normalità. Ugualmente, non possiamo non rilevare come nel territorio toscano, nonostante evidenti problemi, nonostante succedano sempre più spesso esondazioni e frane, non ci sia mai stata quella manutenzione, unita agli interventi infrastrutturali, di cui c'è estremo bisogno. La Toscana deve cambiare radicalmente approccio e fare tutto ciò che fino ad oggi non è stato fatto: il governo farà la sua parte, come sempre, la Regione deve svegliarsi". Così in una nota congiunta le deputate toscane Deborah Bergamini, Erica Mazzetti e Chiara Tenerini.