Lo psicologo al fianco del medico di famiglia

Redazione Nove da Firenze

Lo psicologo entra, per norma primaria, nell’equipe che opera insieme al medico di medicina generale nel sistema territoriale delle cure primarie. A stabilirlo un emendamento, in sede di conversione, al decreto Calabria che legittima per legge, la presenza dello psicologo nelle cure primarie. «Si tratta – commenta Lauro Mengheri, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana – dell’inizio di un percorso sul quale costruire la presenza dello psicologo negli studi dei medici di famiglia. Un emendamento che certifica il ruolo fondamentale della psicologia e più in particolare dello psicologo per la tutela della salute a partire dal sistema delle cure primarie». 

Il ruolo dello psicologo nelle cure primarie diventa così quello di coadiuvare il medico di famiglia e intervenire nelle fasi di disagio psicologico, iniziando dalla sua individuazione per prevenirne la degenerazione in forme croniche o patologiche. Lo psicologo delle cure primarie così adotta interventi terapeutici multi professionali e integrati che consentano di migliorare l'aderenza alla terapia dei pazienti affetti da patologie croniche, di incrementare il benessere individuale e diminuire l'utilizzo improprio e i costi del servizio sanitario.

«L’obiettivo della psicologia di cure primarie – conclude Mengheri - rimane la garanzia del benessere psicologico di qualità nella medicina di base sul territorio, vicino ai pazienti, alle loro famiglie e alle loro comunità, fornendo un primo livello di servizi di cure di qualità, accessibile, efficace ed integrato con gli altri servizi sanitari».