L'autista morto a Rieti viveva a Firenze
Una tragedia assurda, non si può morire così. Raffaele Marianella, 65 anni, autista, è morto ieri sera dopo il lancio di sassi e mattoni contro il pullman su cui si trovava sulla Superstrada Rieti - Terni.
Marianella era il secondo autista e si trovava accanto al guidatore. Il pullman portava 45 tifosi del Pistoia Basket, che aveva giocato e vinto a Rieti una partita del campionato di Serie A2. Marianella, di origine romana ma residente da molti anni a Firenze, lavorava per la Jimmy Travel di Calenzano ed era a un mese dalla pensione,
Ultras della squadra reatina sono interrogati in queste ore dalle forze dell'ordine.
Una marea di reazioni a questa tragedia assurda, a partire dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni: "Una notizia terribile - scrive la premier sui social - che lascia senza parole. L'assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, costato la vita a un autista colpito da un mattone, è un atto di violenza inaccettabile e folle. Esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia della vittima e la mia vicinanza a chi ha assistito a questa tragedia. Confido che i responsabili di questo gesto vigliacco e criminale vengano individuati e assicurati rapidamente alla giustizia".
A Firenze, in occasione della seduta odierna del Consiglio comunale, il vicepresidente Alessandro Draghi (FdI) proporrà un minuto di silenzio.
“Restiamo increduli per la morte di Raffaele Marianella, 65 anni, dipendente della ditta di trasporto Jimmy Travel, che a poche settimane dalla pensione ha perso la vita durante l’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, avvenuto all’altezza dello svincolo di Contigliano, lungo la superstrada Rieti–Terni.”, dichiarano in una nota la Cgil di Roma e Lazio e la Cgil Toscana. "È inaccettabile che la passione per lo sport diventi un pretesto per scatenare odio e violenza. Chiediamo alle autorità di individuare rapidamente i responsabili e di rafforzare i protocolli di sicurezza nel trasporto dei tifosi, perché tragedie simili non si ripetano.”, concludono le organizzazioni sindacali.
“La tragedia che si è verificata ieri in provincia di Rieti rappresenta l’ennesimo allarme rosso rispetto a una violenza cieca, spavalda e sempre più diffusa che ormai infesta il Paese in ogni angolo e in ogni contesto. Il dramma senza fine della morte di un uomo innocente per motivi così vili e abietti è reso ancor più atroce dal fatto che l’agguato al pullman dei tifosi di Pistoia sia stato pianificato, con modalità di esecuzione di stampo criminale, come testimonia il fatto che i delinquenti che lo hanno messo in atto abbiano atteso pazientemente e scientemente che il mezzo fosse sguarnito prima di attaccare.
In Italia ci sono ripetuti, gravi e seri segnali di una ferocia che si manifesta con frequenza e, anzi, sistematicità allarmante, ad ogni occasione, che non devono essere sottovalutati, minimizzati o, addirittura, in qualche caso giustificati. La violenza è sempre più percepita come ‘ammessa’ e ciò perché manca, a nostro parere, una risposta ferma, severa e concreta di ogni sua manifestazione. La prevenzione e l’educazione alla non violenza sono fondamentali, quanto la repressione e la riprovazione forte, decisa e coerente di ogni gesto lontano dai canoni di civiltà e rispetto, senza se e senza ma.
Esprimiamo massima vicinanza ai familiari del povero autista deceduto, ma lo ripetiamo una volta per tutte: la solidarietà postuma non basta, la violenza deve essere respinta da ogni cittadino e deve essere punita e censurata dallo Stato. Ora attendiamo che le indagini portino ai responsabili dell’assassinio atroce, insensato, assurdo di questa notte e a una risposta severissima dell’autorità giudiziaria”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato.
AGGIORNAMENTO - Sono 12 le persone per adesso identificate in relazione al terribile episodio costato la vita a Marianella.