La Toscana a due velocità non può reggere: la costa crescerà?

Redazione Nove da Firenze

Livorno, 1 aprile 2021 - Si è tenuto questa mattina l'incontro tra il sindaco di Livorno Luca Salvetti, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Pisa Michele Conti e il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini per avviare un percorso per la definizione di una strategia comune per il miglioramento del sistema dei collegamenti di area vasta, con particolare riferimento alle infrastrutture stradali e ferroviarie e ai sistemi di trasporto rapido di massa.

Dal tavolo, che si è riunito nella Sala del Grande Rettile, al polo museale dei Bottini dell'Olio a Livorno, è scaturito un documento programmatico firmato da tutti gli amministratori presenti. Oltre ai sindaci, presenti l'Assessore alle Infrastrutture e Mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti, l'Assessora all'Ambiente e Mobilità del Comune di Livorno Giovanna Cepparello, l'Assessore all'Urbanistica e Mobilità del Comune di Pisa Massimo Dringoli e l'Assessore alla Mobilità e Tpl del Comune di Lucca Gabriele Bove

Documento programmatico

La Toscana a due velocità non può reggere. Una costa che si dibatte tra mille problematiche e una parte interna che viaggia ad alti ritmi, ci consegnano una regione zoppa, incapace di decollare rischiando uno stallo tale da penalizzare tutte le province.

Per cambiare questo quadro servono strategie nuove che abbiano come base il rilancio infrastrutturale, propedeutico a quello economico, occupazionale e sociale. Una convinzione che il periodo pandemico che stiamo vivendo sembra confermare in maniera inequivocabile. Una convinzione che però, proprio in questa fase delicata e con la grande opportunità del recovery fund, può rafforzarsi.

E’ per questo che le città di Firenze, Livorno, Pisa e Lucca hanno deciso di ritrovarsi per aprire una nuova fase di collaborazione che abbia come obbiettivo finale il miglioramento del sistema dei collegamenti di area vasta e area metropolitana fiorentina, con particolare riferimento alle infrastrutture stradali e ferroviarie, ai sistemi di trasporto rapido di massa, alle nuove connessioni di mobilità leggera e sostenibile.

Per questo è emerso dalla riunione di dare vita al primo piano di mobilità sostenibile che riguardi tutta la fascia costiera e la città metropolitana.

I quattro sindaci con gli assessori che hanno la delega alla mobilità e ai trasporti hanno impostato in questo primo incontro un'agenda condivisa che individui progetti e atti concreti per superare in maniera definitiva le evidenti carenze che insistono sull’asse di mobilità più importante della Regione.

Il Piano di Mobilità sostenibile di area vasta e metropolitana dovrà integrarsi con il PRIIM (Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità) con l'ambizione di costituirne una punta avanzata in termini di innovazione e sostenibilità.

Pertanto i sindaci hanno concordato di costituire un gruppo di lavoro tecnico coordinato dai rispettivi assessori e contestualmente di chiedere un incontro al Presidente della Regione Toscana e all'Assessore regionale ai trasporti, nonchè al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti del Governo, entro la fine di aprile.

Il tavolo ha inoltre condiviso un cronoprogramma che prevede ulteriori incontri da replicare in ciascuna delle città coinvolte da qui ai prossimi mesi, con la partecipazione dalle altre città interessate dal piano a cominciare da Prato e Pistoia.

Le quattro città costituiscono punti di forza della vocazione economica, manifatturiera, produttiva, turistica e culturale della Regione, grazie alle eccellenze presenti nei relativi territori (es. polo manifatturiero e turistico della città metropolitana di Firenze, dell'economia del mare di Livorno, del distretto meccanico e cartario di Lucca, del polo universitario e culturale di Pisa), che connettono questa area al Paese e all'Europa.

L'integrazione dei nostri territori è dunque fondamentale per rendere la Toscana più competitiva rispetto alle altre regioni e piu connessa all'Europa.

La chiave di questa strategia è da individuarsi nella sostenibilità ambientale dei progetti, al contrasto all'inquinamento, in forte sintonia con la digital transition e il new green deal.

Non è possibile pensare alla Toscana del 2030 senza basarsi su una cooperazione decisa, che vada al di là dei “campanili”, superi contrapposizioni anacronistiche e consideri lo stare insieme e il programmare in maniera comune veri elementi di forza.

I punti toccati nell'incontro sono: