La parola dantesca: "minugia", intestini di uomini e animali

Redazione Nove da Firenze

Una parola di Dante al giorno, per tutto il 2021. In occasione della ricorrenza dei settecento anni dalla morte del poeta, l'Accademia pubblicherà 365 schede dedicate alla sua opera: affacci essenziali sul lessico e sullo stile del poeta, con brevi note di accompagnamento. La parola di Dante fresca di giornata è un'occasione per ricordare, rileggere, ma anche scoprire e approfondire la grande eredità linguistica lasciata da Dante.

La parola di oggi 23 gennaio

minugia

(Inferno XXVIII, 25)

Tra le gambe pendevan le minugia;la corata pareva e 'l tristo saccoche merda fa di quel che si trangugia.

‘Budella, intestini’ di uomini e di animali.