La moda a Pitti Uomo 109

Redazione Nove da Firenze

Vibrazioni della City e dolci colline gallesi fanno da sfondo ad un mantra comune. È un’eleganza rigenerata e naturale, quella del gentleman 3.0: attinge al brit heritage sartoriale e al lusso in maglia, senza lasciare indietro il dato comfort e il design. Spazio all’abito maschile fatto ad arte, accanto al dato prezioso della maglia invernale. Perfetto connubio di tradizione e design.

Cosa succederebbe se l’intelligenza artificiale dialogasse con il sapere artigiano? E se la tecnologia non cancellasse la memoria della mano, ma la amplificasse? A queste domande risponde “MAKIN' ITALY – Dialogues on Intelligence and Creativity”, l’evento promosso da Accademia Italiana, in collaborazione con IAAD, Poliarte, SAE Institute, Abadir (Accademia di Design e Comunicazione Visiva) ed Università di Salerno, in programma il 14 gennaio nella sede di Accademia Italiana a Firenze, in Piazza de’ Pitti 15, nell’ambito di Pitti Uomo.

L’evento si compone di un talk e di una mostra dove si intrecciano creatività umana, artigianalità ed Intelligenza Artificiale. Il talk pubblico, dal titolo “MAKIN’ ITALY – Dialogues on Intelligence and Creativity”, si svolgerà dalle 17 alle 18 e sarà composto da tre tavoli tematici con esperti di innovazione tecnologica e creatività che racconteranno come le nuove intelligenze stiano trasformando moda e design Made in Italy. Ad aprire i lavori saranno Alessandro Colombo, Country Manager AD Education Italia e Livia Di Nardo, Campus Manager Accademia Italiana Roma.

Tre le sezioni sviluppate: Intelligenza sociale e moda, Intelligenza delle mani e design, Intelligenza artificiale e comunicazione. Tra gli interventi previsti quello di Silvia Gambi, giornalista professionista, esperta di moda sostenibile, autrice del podcast “Solo Moda Sostenibile”; Valerio Barberis, docente universitario e founder di “Barberis & Partners”; Michela Bonafoni, Docente universitaria e attivista; Filippo Pernisco, Direttore Accademico di Accademia Italiana; Matteo Cibic, Designer & Multimedia Artist; Serena Eller, Founder Eller Studio; Stefano Mirti, Founder IdLab; Giampaolo Barozzi, People, Policy & Purpose Chief Innovation and Technology Officer presso Cysco.

“Oggi il Made in Italy è chiamato ad evolversi come un ecosistema vivo, capace di integrare intelligenza manuale, sociale e artificiale in un metodo progettuale consapevole. Le scuole diventano hub culturali e officine aperte, in cui tecnologia e conoscenza umana si intrecciano per generare valore.” – spiega Filippo Pernisco, Direttore accademico di Accademia Italiana.

A margine del talk sarà inaugurata la mostra curata da Lucrezia Nardi, che propone uno sguardo critico e attuale sul Made in Italy che, secondo la curatrice, “non è più una condizione data, ma un processo in continuo divenire, una ricerca permanente che coincide con il progetto stesso.” Al centro del percorso, il dialogo tra tre forme di intelligenza: quella della mano, quella sociale e quella artificiale, lette come dimensioni intrecciate e complementari. Tematiche, queste, sviluppate attraverso video, installazioni, prototipi e materiali di processo realizzati dai ragazzi delle accademie coinvolte, che andranno a costruire un racconto aperto, dove il design diventa strumento di osservazione del presente e di immaginazione del futuro.