​Integrazione aeroporti Pisa e Firenze, c'è da fissare il prezzo di vendita

Redazione Nove da Firenze

 L'obiettivo della Regione di integrare il sistema aeroportuale toscano qualificando e sviluppando gli scali di Pisa e Firenze alla luce delle nuove composizioni nell'azionariato di SAT spa e AdF spa è confermato dalla delibera approvata dalla Giunta regionale che, a sua volta, approva una proposta di delibera al Consiglio regionale.

La Giunta, se il Consiglio regionale approverà questa proposta, viene autorizzata a una "eventuale vendita delle azioni detenute, in tutto o in parte, anche tramite l'eventuale adesione all'Offerta pubblica di acquisto avente ad oggetto azioni della società SAT spa, mantenendo l'attuale quota societaria detenuta nella società AdF spa".Una settimana fa l'atto, adesso ritirato e sostituito con il nuovo, autorizzava la Giunta regionale a una eventuale vendita delle azioni detenute, in tutto o in parte, "anche tramite l'eventuale adesione ad una o entrambe le Offerte pubbliche di acquisto".La delibera trova la sua natura nel recente lancio delle due Opa (Offerte pubbliche di acquisto) sui due aeroporti: un nuovo scenario che ha indotto la Regione a valutare se l'ipotesi di vendita delle azioni possa essere utile a rafforzare l'obiettivo principale: l'integrazione del sistema aeroportuale toscano per qualificare e sviluppare entrambi gli aeroporti.Le quote oggi detenute dalla Regione Toscana sono del 16,899% per la società dell'aeroporto Galilei (Pisa) e del 5,008% per quella che gestisce il Vespucci (Firenze).Nella delibera vengono poi elencate le tre indicazioni cui la Giunta dovrà attenersi per le determinazioni ai fini dell'eventuale vendita: congruità del prezzo; perseguimento dell'obiettivo (la integrazione fra i due scali); vincoli derivanti dal Patto parasociale vigente e dall'accordo sul sistema aeroportuale toscano sottoscritto nel febbraio 2013.