Inaugurati cinque alpeggi sull'Appennino bagnonese

Redazione Nove da Firenze

Tornini, Garbia, Fagianelli, Baton, Matale, non sono solo nomi. Sono gli alpeggi adagiati sul versante dell’appennino bagnonese, testimoni delle fatiche e delle solitudini dei pastori che vi si ricoveravano in estate con il bestiame, e oggi alpeggi di montagna per escursionisti e fungaioli.

A inaugurarli, stamani, la vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura e alle aree interne Stefania Saccardi che ha partecipato a una cerimonia di taglio del nastro “collettivo” che si è svolta al bivacco di Tornini. Insieme a lei, il sindaco di Bagnone (Ms), Giovanni Guastalli, e il presidente del Parco Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovannelli, il presidente del CAI sezione Bagnone, Federico Santini, il presidente del Sigeric, Pierangelo Caponi e il presidente del Gruppo alpini di Bagnone, Edamo Barbieri.

L’alpeggio Tornini sarà un’area di montagna con un plus molto speciale, grazie al contributo del CAI, essendo stata pensata per essere accessibile a tutti, sia a persone con disabilità, sia a coloro che per varie ragioni hanno patologie che non consentono loro di affrontare sentieri più impegnativi.

I cinque bivacchi e la sentieristica relativa sono stati recuperati e ristrutturati grazie ai fondi PSR, in parte sulla vecchia programmazione, in parte sulla nuova, per un totale complessivo di poco meno di 1 milione di euro.

Si tratta di interventi che si inseriscono in un quadro di 121 progetti finanziati sulla misura 8.5 per ripristinare rifugi/bivacchi e sentieri inseriti nelle aree appenniniche e delle Alpi Apuane sui territori della Lunigiana, Garfagnana e Media Valle (per un totale di circa 3,5 milioni di euro di finanziamenti erogati).

“Questi alpeggi - ha detto la vicepresidente e assessora Stefania Saccardi - ci raccontano storie in cui affonda le radici gran parte della popolazione toscana, storie fatte di colori e di odori, quando ricotta e formaggio non erano soltanto prodotti naturali, ma un rito, un veicolo di messaggi inviati alla città. Con l’abbandono delle aree montane dell’Appennino, un tempo presidiate da questi pastori, si sta perdendo la memoria dei luoghi e delle persone che hanno contribuito a caratterizzare le tradizioni, la cultura e le produzioni della montagna, oltre a vedere la riduzione della biodiversità naturale nelle sue componenti vegetale ed animale. Per questo motivo abbiamo ritenuto di rivolgere l’attenzione verso questi sistemi territoriali che svolgono importanti funzioni ambientali, paesaggistiche, storico-culturali e turistiche, ritenendo strategico investire risorse nel recupero di alpeggi, bivacchi e sentieri di montagna”.

“Sono convinta - ha concluso Saccardi - che l’assoluta straordinarietà di questi luoghi possa trasformarsi in una opportunità per lo sviluppo di un diffuso sistema turistico rurale sostenibile ed accessibile a tutti, innescando un processo di rivitalizzazione di queste aree e delle loro comunità che svolgono un prezioso ruolo di presidio e preservazione del territorio montano”.

Il progetto APE TOE: Ripristino praterie e foreste dell’Appennino’, dopo i Forum di Lunigiana e Garfagnana, prosegue nel confronto con le comunità delle Alpi Apuane per la costruzione partecipata del Piano di azione per la Conservazione dell’Appennino Settentrionale, condividendo con il territorio visione, obiettivi e azioni per la rigenerazione degli ecosistemi.

Il progetto ha avuto il prestigioso riconoscimento e sostegno del programma ‘Endangered Landscapes & Seascapes Programme’ è gestito da Cambridge Conservation Initiative in collaborazione con Arcadia.

Per questo è promosso il Forum delle Alpi Apuane, previsto Martedì 9 luglio 2024, alle ore 15, al Centro Visite del Parco di Palazzo Rossetti, in Via Campana, 15B - Seravezza (LU), al quale sono invitate le istituzioni locali, associazioni, cittadini e portatori di interessi, per contribuire fattivamente al progetto.

Durante l’incontro sarà presentato lo stato di attuazione del Piano, le buone pratiche per il recupero e sostenibilità di foreste, castagneti e prati-pascoli.

Gli interventi programmati vedranno alternarsi i contributi di Università ed esperti del settore.

APE TOE sarà realizzato da Legambiente insieme al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (Main partner), Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Parco Regionale delle Alpi Apuane, Parchi del Ducato, Unione di Comuni Montana Lunigiana, Unione Comuni della Garfagnana, GAL Consorzio Lunigiana e GAL MontagnAppennino, UNCEM. Il supporto tecnico sarà assicurato da NEMO srl di Firenze.

L’obiettivo di ‘APE TOE’ è infatti il ripristino del paesaggio agro-naturale e dei delicati ecosistemi dell’Appennino e delle Alpi Apuane, offrendo un’opportunità per essere salvati dall’incuria e dall’abbandono. Stiamo parlando delle praterie montane e delle foreste della Lunigiana, Garfagnana, Appennino reggiano e parmense e Alpi Apuane.

“Le Alpi Apuane sono un grande e delicato ecosistema – commenta Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale Aree protette di Legambiente – che ha bisogno di essere curato e mantenuto in tutti i suoi elementi, non solo nella regolazione dell'attività estrattiva. Insieme agli importanti partner e confrontandosi con imprese, allevatori, Usi Civici, proprietari e tutti coloro che abitano l’Appennino vogliamo costruire un Piano di Azione e candidarlo a finanziamenti dedicati.

Tutti gli attori del territorio saranno coinvolti nel processo di decisione - prosegue Nicoletti - attraverso Forum territoriali permanenti, che avranno il ruolo di gettare le basi per gli interventi di restauro dei paesaggi, contribuendo a invertire l’abbandono di queste preziose montagne.”

"Come Parco Regionale - dichiara Andrea Tagliasacchi, Presidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane - abbiamo subito aderito a questo importante progetto, nella convinzione che il sostegno alle attività tradizionali, come la pastorizia e la silvicoltura, siano fondamentali per la conservazione della biodiversità. Un percorso virtuoso di valorizzazione, dal quale anche l'economia di montagna e il turismo sostenibile otterrà benefici"