I giardini di Firenze di Angiolo Pucci: esce il quarto volume "Giardini e paesaggio"

Redazione Nove da Firenze

Firenze si dice derivi il suo nome dai fori, e in primis da quel fiore di «giaggiolo» (Iris forentina) che, fortemente diffuso nei terreni su cui sorse, costituì anche il suo stemma. Ma a legittimare la sua denominazione di città dei fori è stata soprattutto la capacità dei suoi abitanti di dar vita a numerosi e ricchi giardini all’interno della città murata. Questo il filo conduttore del quarto volume de I giardini di Firenze che inaugura la trilogia finale della casa Editrice Leo S. Olschki dedicata appunto ai giardini privati a partire da quelli del centro storico antico.

Angiolo Pucci ricostruisce un panorama urbano di orti e giardini di una ricchezza senza precedenti: quasi trecento episodi, selezionati fra quelli più rilevanti e descritti con particolare attenzione agli aspetti orticoli e giardinieri. Un patrimonio formatosi nei secoli passati grazie all’iniziativa di lungimiranti e appassionati proprietari e al magistero e alla cura di generazioni di tecnici giardinieri. Un viaggio attraverso ricche collezioni di camelie, di orchidee, di conifere, di agrumi, di palme che rivelano un poco conosciuto e sorprendente volto verde del centro storico di Firenze.