Gli indennizzi per i voli aerei cancellati dal bug informatico

Redazione Nove da Firenze

Oggi il trasporto aereo sta vivendo uno dei suoi drammi. Sono saltati i server Microsoft di gestione in cloud in Usa, con ripercussioni in Europa e in Italia.

“La situazione è in continua evoluzione – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e la confusione è tanta. Il guasto informatico ha una portata non indifferente, ma questo non deve essere un alibi per scaricare i disagi sui passeggeri”.

“Prima di tutto le compagnie devono garantire un’informazione corretta e tempestiva – afferma Stefano Gallotta, avvocato di Codici esperto nel settore viaggi e turismo – e questo non starebbe avvenendo, stando a quanto riportato dagli organi di informazione e dal racconto anche di alcuni viaggiatori. I diritti devono essere rispettati anche in situazioni simili. Il passeggero può chiedere il rimborso del biglietto o la riprotezione sul primo volo utile, in quest’ultimo caso con l’assistenza e, ove necessario, il pernottamento gratuito”.

Se non si accetta di rinunciare alla partenza in cambio di soldi, si ha diritto:

Ritardo del volo

I diritti sono gli stessi di overbooking e cancellazione, ma valgono per ritardi:

Se la compagnia offre una sistemazione in una classe superiore a quella prevista dal biglietto aereo il passeggero NON e' tenuto al pagamento di supplementi. Se si viene sistemati in una classe inferiore, invece, spetta un rimborso.