Giorno della Memoria: le sorelle Bucci raccontano la Shoah

Redazione Nove da Firenze

Un Giorno della Memoria che si ispira al 74° della liberazione di Auschwitz (1945), e dunque, all’angosciosa scoperta per buona parte degli europei che non sapevano nulla dei lager, delle fabbriche di morte disseminate dai nazisti nel cuore del continente. La giornata nazionale è  stata istituita il 27 gennaio a commemorazione delle vittime dell'Olocausto durante la Seconda guerra mondiale. Presentazioni letterarie, letture teatrali, spettacoli e viaggi rivolti agli studenti sono in programma in tutta la Toscana. 

L'appuntamento è per domani mattina nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con due sopravvissute al campi di sterminio, le sorelle Tatiana e Andra Bucci, per ricordare in quanti e quali modi il fascismo e il nazismo deportarono, uccisero, perseguitarono milioni di ebrei ma anche oppositori politici, omosessuali, disabili, rom, sinti e Testimoni di Geova. L’iniziativa rientra ne 'Le Chiavi della Città', il pacchetto di iniziative e progetti formativi che l’assessorato all’educazione offre ai ragazzi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo e secondo grado, in collaborazione con Fondazione CR Firenze (Portale Ragazzi.it).

É stata realizzata dall'assessorato all'educazione in collaborazione con la Regione Toscana,l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, la Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato, l’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti. Andra e Tatiana Bucci, cittadine onorarie di Firenze, sono due sorelle nate a Fiume da padre cattolico e madre ebrea, entrambi originari della Bielorussia e approdati in quella città per mettersi in salvo dai pogrom zaristi dei primi del Novecento.

Nel marzo del 1944, Andra e Tatiana, rispettivamente all’età di 4 e 6 anni, vengono deportate ad Auschwitz insieme al cugino Sergio De Simone di 6 anni e alle loro mamme. Giunte ad Auschwitz sono scambiate per gemelle e per questo motivo risparmiate alla camera a gas. Il cugino Sergio, invece, viene usato come cavia in esperimenti e poi assassinato nei sotterranei di una scuola di Amburgo nel Bullenhuser Damm, luogo dipendente dal lager di Neuengamme.

Il programma della giornata prevede, alle 10, i saluti del sindaco Dario Nardella e di Cristina Grieco, assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana. Alle 10.30 ci sarà la testimonianza delle sorelle Bucci con una introduzione di Ugo Caffaz. Conduce Camilla Brunelli Direttrice Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato. Partecipano al racconto gli studenti delle scuole fiorentine di ritorno dal viaggio studio 'Treno della Memoria'.

Le conclusioni, alle 12, sono affidate alla vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi.

Una rappresentazione che si propone di celebrare il Giorno della Memoria, collegando il ricordo delle atrocità della Shoah con l’attenzione alle nuove forme di de umanizzazione che caratterizzano la nostra epoca e che riguardano il fenomeno delle migrazioni, specie dall’Africa, ma non solo. È lo spettacolo ‘Invece accade. Dal diario di un giudice dell’asilo’ tratto dai testi di Luciana Breggia che andrà in scena martedì prossimo, 29 gennaio, al Teatro Spazio Alfieri alle 18.15.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Lo spettacolo sarà preceduto dall’intervento dell’assessore ad Accoglienza e Integrazione Sara Funaro. ‘Invece accade. Dal diario di un giudice dell’asilo’ si svolge in forma di reading con due lettrici che si alternano nella lettura delle storie. A queste si accompagnano immagini, musiche e dati che mirano a dare informazioni essenziali sui fenomeni affrontati come la schiavitù dei bambini o lo sfruttamento a fini di prostituzione e simili.

Il racconto di quello che avviene oggi è svolto attraverso un punto di vista particolare: quello del giudice chiamato a decidere le domande di protezione internazionale. L’audizione del richiedente asilo, centrale nel procedimento di protezione, fa giungere nelle aule dei tribunali storie di luoghi lontani, di realtà complesse e di culture diverse. Casi difficilissimi da valutare, eppure necessariamente oggetto di un verdetto. Dall’asciutta narrazione di queste storie, quasi appunti per un diario, emerge una realtà dove allignano forme di schiavitù, sfruttamento, il rischio di morte, l’esposizione all’assistenza alle morti altrui e nuovi campi dove si praticano sevizie e crudeltà.

Il ricordo di ciò che è stato deve servire a evitare che simili atrocità si ripetano. È questo il modo migliore per onorare quanti sono morti allora perché la loro sofferenza e la loro morte non sia vana. Ed è un modo che ci viene chiesto espressamente: Etty Hillesum, vittima ad Auschwitz nel 1943, lancia l’appello: “Dai campi dovranno irraggiarsi nuovi pensieri, nuove conoscenze dovranno portare chiarezza oltre i recinti di filo spinato… Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, allora è stato inutile”.

Lo spettacolo è promosso per il Giorno della Memoria dall’associazione L’Altro diritto onlus in collaborazione con il Comune, la Regione Toscana, l’Associazione Nazionale Magistrati-Toscana, la Camera di Commercio di Firenze, l’Ordine degli Avvocati di Firenze e la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze - Scuola Forense.

Quel villino al numero 1 di Lungarno Serristori, oggi Museo Casa Siviero, per Sonia Oberdorfer era un mondo speciale. Traboccava di opere d’arte, soprattutto quadri di Giorgio De Chirico. Vi abitavano due persone straordinarie: lo zio Giorgio Castelfranco, direttore delle collezioni di Palazzo Pitti e la zia Matilde Forti, raffinata artista appartenente alla nota famiglia di industriali pratesi. Da pochi giorni Sonia se ne è andata in punta dei piedi, ormai centenaria.

Verrà ricordata in occasione del Giorno della memoriadomenica 27 gennaio, proprio a Casa Siviero con l’iniziativa La casa di zio Giorgio e zia Matilde che prevede anche alcune letture della sua autobiografia, pubblicata dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dalla Fondazione CDSE. La visita guidata è promossa dal Museo Casa Siviero della Regione Toscana e curata dalla Fondazione CDSE. Nella mattinata (alle ore 10 e alle 11) si svolgeranno due visite guidate condotte da Marta Baiardi, Alessia Cecconi e Silvia Sorri, curatrici del volume La tela di Sonia.

Affetti, famiglia, arte nelle memorie di una maestra ebrea, Firenze, Giuntina, 2017.La visita è gratuita, previa prenotazione alla email: casasiviero@regione.toscana.it (max 25 persone).

Chi scriverà la nostra storia”, il docufilm scritto e diretto della regista Roberta Grossman e prodotto da Nancy Spielberg, arriva nelle sale italiane - distribuito da Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema - in contemporanea europea il 27 gennaio, in occasione del Giornata della Memoria, dopo essere stato presentato come evento speciale alla 13/ma Festa del Cinema di Roma. A Firenze il film sarà proiettato in data domenica 27 gennaio e lunedì 28 gennaio presso Il Portico Cinema e gli UCI Cinemas Firenze e UCI Luxe Campi Bisenzio“Chi scriverà la nostra storia”, narrato nella versione originale dalle voci del premio Oscar Adrien Brody e della candidata Oscar Joan Allen, è tratto dall’omonimo libro dello Storico Samuel Kassov. Il docufilm intreccia immagini d’archivio e rari filmati con nuove interviste e ricostruzioni storiche, che permettono allo spettatore di essere trasportato all'interno del Ghetto di Varsavia e nelle vite di quei coraggiosi combattenti della resistenza che sfidarono i loro aguzzini con l’arma più potente, la verità, rischiando tutto per garantire che il loro archivio segreto sopravvivesse alla guerra e alla loro stessa fine.

Durante la seconda guerra mondiale la Sinagoga di Firenze, una delle più importanti dell’Europa meridionale nonché preziosissimo esempio di architettura in stile moresco, fu minata dalle truppe nazifasciste in ritirata e rischiò d’essere distrutta. E’ uno degli episodi, fra quelli tristemente rilevanti per il Giorno della Memoria, di cui parlerà martedì 29 gennaio alle ore 17 presso la Biblioteca umanistica dell’Università di Firenze (piazza Brunelleschi 3-4, sala Comparetti) il presidente dell’Opera del Tempio ebraico di Firenze, architetto Renzo Funaro, che ne ha curato il restauro.

La sua conferenza, intitolata “Il Tempio ebraico di Firenze fra le due guerre – storia, eventi e immagini”, sarà introdotta dal saluto di Floriana Tagliabue, direttore della Biblioteca umanistica, e si terrà alla presenza di Daniela Misul, presidente della Comunità ebraica fiorentina. A moderare l’incontro Maria Giuseppina Caramella, presidente della Fondazione il Fiore, che ha organizzato l’evento in collaborazione con la Biblioteca umanistica e con il patrocinio dell’Opera del Tempio ebraico e della Comunità ebraica di Firenze.

L’ingresso è libero.

Si terrà in occasione del Giorno della Memoria, domenica 27 gennaio alle 18 nella sala ex Leopoldine, in piazza Tasso, 7 la presentazione del libro di Alberto Toscano “Gino Bartali. Una bici contro il fascismo” come annunciato dal presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci, da Luigi Bartali, figlio di Gino, da Federico Baldi di “Firenze in armonia” e da Claudio Miceli de “Gli amici di Lillo”, due associazioni che operano a Firenze.

La programmazione degli eventi patrocinati dal Comune di Empoli, nell’ambito del progetto comunale ‘Investire in Democrazia’, anche in collaborazione con ANED per gli incontri nelle scuole, prevede il film "Au revoir les enfants/Arrivedervi ragazzi" di Louis Malle alla RSA Vincenzo Chiarugi (Via G.Monaco, 23) sabato 26 gennaio alle 15.30. Sempre sabato 26 ‘AnnaFrank giocava a calcio? Carlo Castellani Bomber dell’Empoli’,alle 21.30, al Teatro Il Momento di Empoli, andrà in scena uno spettacolo teatrale con la straordinaria Erika Casula nelle vesti di Anna Frank.

La giovane ebrea racconta di se stessa, ma anche di un altro eroe fatto morire dai nazisti: Carlo Castellani, mitico giocatore di calcio dell’Empoli degli anni 30. La regia è di Andrea Mancini e la musica dal vivo con Valentine Igwe e Barbara Taddei, nei panni del radiocronista-narratore. Quindi lunedì 28 gennaio, alle 10.30, Teatro Il Momento, in Via del Giglio, 59, ‘Orestea Africana (Deg Nga Wolof)’, spettacolo teatrale dedicato alle scuole superiori, in scena, con Benjamin Compaore, Valentine Igwe, Sarjo Tourai, Patrick Francis, Aisha Merci, regia di Andrea Mancini e Paola Bolelli.

I Comuni di San Casciano e Barberino Tavarnelle celebrano il Giorno della Memoria con un ricco programma di iniziative che coinvolge in particolar modo i giovani del territorio:

Un intenso programma anche a Pisa per la Giornata della memoria:

Si parlerà di razzismi di ieri e di oggi nell’appuntamento in programma all’Istituto Bandini di Siena venerdì 25 gennaio in occasione della Giornata della Memoria, che si commemora in tutto il mondo il 27 gennaio. La giornata di studio dal titolo “Una finestra sul male” è realizzata in collaborazione con l’ISRSEC “Vittorio Meoni” per offrire agli studenti delle classi quinte vari spunti di riflessione (ore 10,45 – Aula magna). Alla giornata interverranno esperti e docenti universitari che ripercorreranno il periodo storico a partire dalle leggi razziali fasciste alla Shoah e approfondiranno il rapporto tra Storia e Memoria, tra intellettuali italiani ebrei e il potere. La commemorazione si aprirà con il saluto del dirigente scolastico, Alfredo Stefanelli, a cui seguiranno le relazioni degli studiosi.

Riccardo Bardotti, esperto della didattica dell’ISRSEC, tratterà il tema dei collaboratori ebrei del Duce dalle leggi razziali alla Shoah; Giada Mattarucco, linguista e docente universitaria, presenterà la figura umana e intellettuale di Natalia Ginzburg, “dalla parte di coloro che patiscono ingiustamente”; Gabriele Fichera, docente ricercatore di Storia e Letteratura, membro del Comitato scientifico dell’”Ospite ingrato” del “Centro Studi Franco Fortini, si soffermerà sulla testimonianza esistenziale, oltre che storica e ideologica, di Giorgio Bassani “tra memoria e oblio”; infine Luca Lenzini, critico letterario e direttore della Biblioteca Umanistica della Facoltà di Lettere e del Centro studi Fortini, approfondirà il pensiero “scomodo” e la costante ricerca di verità di Franco Fortini nello scritto autobiografico “I cani del Sinai”. A concludere la giornata letture degli studenti e il dibattito.

Ricco di iniziative anche quest’anno il calendario che il Comune di Livorno ha predisposto in collaborazione con la Comunità Ebraica e con numerosi altri soggetti. Il Teatro Goldoni, il Museo della Città-Luogo Pio Arte Contemporanea, il Museo Giovanni Fattori, Il Cisternino, la Biblioteca dei Bottini dell’Olio e tante altre strutture saranno “teatro” di momenti culturali per riflettere e non dimenticare. Sono previste celebrazioni istituzionali, cortei, esposizioni, spettacoli con l’obiettivo ultimo di fare del Giorno non una data rituale, ma piuttosto una sfida all’intolleranza e alla violenza nei confronti di ogni diversità. Le iniziative, rivolte in particolare alle giovani generazioni perché sappiano e conoscano la storia, si svolgeranno a partire già dai prossimi giorni e si protrarranno oltre la data del 27 gennaio per far sì che la città rifletta e mantenga viva la memoria delle vittime dell’Olocausto: