Giani al Comando NATO: le contraddizioni della coalizione elettorale
Eugenio Giani, Presidente della Giunta della Regione Toscana, ha partecipato alla cerimonia di avvicendamento al comando della Multinational Divisione South della NATO alla caserma Predieri di Rovezzano. In questa circostanza si è parlato l'importanza dell'esercitazione "Steadfast Dart", prevista per il 2026, in Europa centrale, che coinvolgerà quindi anche Firenze.
"Ci sembra chiaro a che servono gli accordi di Movimento 5 Stelle e AVS con il Partito Democratico, quando poi nei fatti il loro candidato Presidente è del tutto parte della grammatica istituzionale che in questi anni ha continuato a seminare morte, violenza e aumento delle spese militari. Si tratta di azioni che puntano a creare confusione nel dibattito pubblico, come se non ci fossero differenze profonde tra la nostra proposta e quella del centrosinistra. Ma alcune contraddizioni sono troppo evidenti per non emergere con chiarezza -dichiara Antonella Bundu, candidata Presidente della Giunta Regionale per Toscana Rossa- La nostra posizione viene da lontano, dal primo momento in cui è stata data la notizia (e in questa occasione vogliamo ricordare Lorenzo Porta, recentemente scomparso e che tentò di allertare per tempo il Comune di Firenze, senza trovare adeguato ascolto).
Il tema della pace non può accettare compromessi, soprattutto di fronte ai massacri che stanno avvenendo con la complicità o il silenzio dei governi occidentali.
Ricordiamo che nel nostro programma abbiamo già annunciato come punti fondamentali anche la riconversione civile di Camp Darby, lo stop all'allargamento dell'aeroporto militare di Pisa e il no alla nuova base GIS e Tuscania a San Rossore e a Pontedera. Chi la pensa come noi ha quindi oggi chiaro quanto sia necessario portare al governo della Regione Toscana Rossa".
"Ci preoccupa la presenza del Presidente della Regione Toscana, che ignora la posizione espressa dai Quartieri 2 e 4, oltre all'impegno di Firenze come Città operatrice di pace. Ci dispiace anche che in tutti questi anni Palazzo Vecchio non si sia mai voluto mettere dalla nostra parte, su un tema fondamentale, come la militarizzazione del territorio, in tempi di guerre e aumento delle spese militari -le fanno eco Dmitrij Palagi, Lorenzo Palandri e Giulia Marmo di Sinistra Progetto Comune- Inoltre è chiaro che si deve predisporre un'ampia mobilitazione che contrasti il coinvolgimento di Firenze nell'esercitazione 'Steadfast Dart', annunciata per febbraio 2026.
Ci stanno coinvolgendo sempre più direttamente nelle politiche di guerra, calpestando l'articolo 11 della Costituzione. Faremo parte di tutti i movimenti che si opporranno e daremo il nostro contributo in ogni forma necessaria, per la pace e la convivenza tra i popoli".