Flash-Mob per gli ostaggi israeliani a Firenze

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 4 luglio 2024- L’Unione Giovani Ebrei d’Italia, con il Forum delle Famiglie degli Ostaggi, lancia il flash-mob in ricordo dei 120 ostaggi: bambini, ragazzi, donne, uomini, anziani, ancora in mano ai terroristi di Hamas. Non dimentichiamoli! Ci troviamo domenica 7 luglio, ore 18 in Piazza Duomo 10 a Firenze per ricordarli con un flash-mob.

"L’opinione pubblica, in particolare in Italia, si sta dimenticando degli oltre 120 ostaggi ancora prigionieri di Hamas. Per questo è importante mantenere alta l’attenzione sulla questione. Il silenzio è un lusso che non possiamo permetterci. È un dovere morale, in particolare di noi giovani, fare queste manifestazioni e chiedere che si faccia tutto il possibile affinché vengano liberati” ha affermato il presidente UGEI Luca Spizzichino.

Aderiscono: Comunità Ebraica di Firenze, Associazione Italia-Israele Firenze, Setteottobre, Sinistra per Israele, Circolo dei Giovani Socialisti Garibaldi- Firenze, Associazione Fiorentina Amici di Israele, Associazione Italia Liberale e Popolare Toscana.

L'Associazione Fiorentina Amici di Israele aderisce convintamente: "Una iniziativa pregevole e necessaria quella dei Giovani Ebrei d'Italia – commenta Kishore Bombaci Presidente dell'Associazione – che deve ricordare a tutti noi che ancora oggi 120 civili israeliani sono in mano ai barbari terroristi di Hamas.

E' fondamentale ricordare alla città di Firenze e più in generale a tutti che bisogna moltiplicare gli sforzi per far tornare gli ostaggi a casa dalle loro famiglie, senza lasciarsi intimorire da onde di propaganda antisemita che purtroppo investono sempre di più l'Italia, l'Europa e non solo. Sembra, purtroppo – continua Bombaci – che i tragici fatti del 7 Ottobre siano già stati cancellati dalla memoria collettiva e quasi non si parla di quelle vite ancora appese a un filo e all'arbitrio dei terroristi.

A tutto questo bisogna opporsi, ricordando al mondo chi sono le vittime di questa terribile situazione. Oggi – conclude Bombaci - più che mai è quindi necessario mobilitarsi per mantenere accesa la luce sugli ostaggi e pretendere che vengano riportati a casa".