Firenze: Cosimo Guccione presidente del Consiglio comunale

Redazione Nove da Firenze

Nella terza votazione il Consiglio comunale ha eletto Presidente dell’assemblea di Palazzo Vecchio Cosimo Guccione, 32 anni. Guccione, che nella consiliatura 2014-2019 era già stato consigliere comunale ricoprendo la carica di presidente della Commissione Istruzione, formazione e lavoro, nella passata legislatura, è stato assessore allo Sport, politiche giovanili, città della notte.

Dopo l’elezione di Cosimo Guccione alla carica di Presidente, il Consiglio comunale ha proceduto a completare l’ufficio di presidenza eleggendo i due nuovi vice presidenti dell’assemblea di Palazzo Vecchio. Sono stati eletti Alessandro Draghi, esponente di Fratelli d’Italia che nella passata consiliatura è stato capogruppo di Fratelli d’Italia, e che sarà il vice presidente vicario, e Vincenzo Pizzolo dell’Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò che nel precedente mandato è stato consigliere nel Quartiere 5 di Firenze.

“Non è un bel segnale che Presidente e Vicepresidenti siano tre uomini. Ricordiamo che il Consiglio ha una sua autonomia rispetto a Sindaca e Giunta, quindi il tema doveva trovare considerazione -dichiara Dmitrij Palagi, capogruppo di Sinistra Progetto Comune- Inoltre, quante volte nel corso della precedente consiliatura ci siamo scontrati con Fratelli d’Italia, rispetto alla storia politica della destra sociale e alla legittimità di rivendicare la provenienza della fiamma tricolore in una repubblica antifascista nata dalla Resistenza?

Il Partito Democratico a fasi alterne ci ha dato spesso ragione. Ha anche votato un paio di volte, tra il 2019 e il 2024, la nostra richiesta di chiudere le sedi di Casapound e Casaggì. Ci aspettavamo che si esprimesse su questo.La normalizzazione della cosiddetta destra sociale è un problema reale, che non si risolve nelle istituzioni, ma nella società, togliendo le ragioni del consenso che ottengono e denunciando il vero volto di chi è stato sostanzialmente legittimato da anni e anni di governi Berlusconi.Non abbiamo quindi sostenuto nessun nome per la vicepresidenza del Consiglio, perché siamo convintamente forza di opposizione e al contempo realtà che non rinuncia mai all'antifascismo”.