Fiorentina star da trasferta, qualificazione in tasca
Ok, vinci tre a zero in trasferta alla prima uscita vera della stagione, e vuoi metterti a criticare? Porti a casa anche più di mezza qualificazione ai gironi, e vuoi metterti a criticare? Non ti sei fatto mancare qualche luccicone perché loro, questi bravi ragazzi avversari, bravi ragazzi e calcisticamente poco altro, vengono dall’Ucraina, fanno una vita di merda, sono sempre in trasferta e magari rischiano missili e bombe quando rientrano a casa, e vuoi metterti a criticare? No, dai.
No, però. Intanto, quel rosso a Kean. Bene che vada, sta fuori due turni, il ritorno di qualifica e il primo dei girono, e vai a sapere se per il gioco delle liste il neoarrivato Piccoli potrà giocare al suo posto, Dzeko titolare per 90 minuti non è da proporre, Braschi titolare in partenza forse nemmeno. (Poi, intendiamoci, sbaglia l’arbitro azero, internazionale di lungo corso ma disattento: rosso giusto, ma all’avversario che gli strattona maglia, capelli e quant’altro nemmeno il giallo).
No dai, però. Perché s’è messa subito bene, otto minuti e gol, ed è un gran gol di Kean che si prende palla, vince un rimpallo e scarica un siluro anche fortunato ma l’angolino basso era mirato. Certo, la squadra era partita forte, aggressiva alta e intenzionata a far male subito. Messa bene, scacchiera in mezzo sistemata a modo, caccia a un buon ritmo e alla profondità, e infatti per un quarto d’ora il Polissya non si è nemmeno visto. E c’erano i presupposti per raddoppiare presto, ma la devi buttare dentro. E invece.
Pluff, di colpo. Passaggi sbagliati, ritmo ammosciato, contrasti molli, pochi slanci personali, soprattutto Gudmundsson, e Fagioli che ne azzecca poche, e qui c’è da chiedersi se non abbia davvero bisogno di un altro genere di metronomo accanto, da stancarsi a dire “uno alla Pizarro”, che palle, non ne posso più nemmeno di pensarlo. Palle sparacchiate qua e là anche malamente, Dodo troppo basso, Comuzzo un tantino in sofferenza. Poi arriva il miracolone di De Gea, mammamia che parata su quell’inzuccata di Nazarenko, che si trova ancora un paio di volte solo in area e buon per Davidone che il piede è fallace assai.
Poi arriva la gran botta di Gosens sotto la traversa, e capisci che puoi criticare quanto ti pare ma il discorso probabilmente è chiuso, e buon per gli ucraini che Gud e Kean si divorano il tris.
Sarebbe chiuso, perché proprio Kean va a farsi la doccia anticipata, e resti in dieci. E infatti la ripresa ti tocca giocarla parecchio all’italiana, e i ragazzi ucraini sembrano trasformati, oddio, gran cosa non sono ma corrono e pigiano e pressano e ci provano da tutte le parti, mentre di qua non parte bene un contropiede uno, e se succede prima Fagioli spreca il solito crossaccio sbilenco poi Dodo parte veloce ma gli finisce il campo davanti, non se ne esce, qualcuno comincia a sentire di più la fatica, insomma si soffre la pressione pur difendendo con ordine, e intanto Gud non va su una palla facile, accidenti.
Ovvia, su, aspetta. Perché un paio di minuti dopo – l’ora di gioco è già scoccata da un po’ – proprio Gud trasforma in un radioso tre a zero una grande giocata di Ndour, che nel frattempo si è guadagnato davvero il posto da titolare, seppure a volte un tantino scolastico. Sarabanda di cambi, Parisi e Dzeko (entrati nel frattempo) si mangiano un facile quarto gol, e c’è tempo per ammirare ancora un miracolo di Davidone, su un perfido colpo di testa all’angolino basso di Gayduchyk.
Alla fine, insomma, perfino un buon test, però domenica è già serie A, a Cagliari, e la stanchezza peserà perché qualche gamba imballata si vede ancora. E giovedì di nuovo Conference. Formalità, mi direte, le misure gliele hai prese e quanto valgono l’hai visto. Sì, ma va giocata, e senza patemi. Intanto però questo tre a zero di esordio goditelo, dai.
POLISSYA (4-3-3): Kudryk, Krovachenko, Chobatenko (83'Joao Vialle), Sarapii (83' Beskorovaynyi), Korniychuk (59' Goncalves); Lednev, Babenko, Andriyevskly (76' Talles Costa); Hutsuliak, Filippov (59' Gayduchyk), Nazarenko. A disposizione: Karaman, Mykytyuk, Uliganets, Volynets. All. Rotan.
FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Pongracic, Ranieri (86' Viti); Dodo, Sohm (76' Sabiri), Fagioli, Ndour (86' Fazzini), Gosens (76' Parisi); Gudmundsson (68' Dzeko), Kean. A disposizione: Braschi, Fortini, Kouadio, Lezzerini, Pablo Mari, Martinelli, Richardson. All. Pioli
ARBITRO: Aliyar Aghayev (Aze); assistenti: Zeynal Zeynalov, Akif Amirali (Aze); quarto uomo: Kamal Umudlu (Aze); Var: Robert Schröder (Ger), Ingilab Mammadov (Aze)
MARCATORI: 8'Kudryk (aut.), 32' Gosens, 68' Gudmundsson
NOTE: ammoniti Gosens (F), Korniychuk (P); espulso Kean (F). Angoli 5-3 Polissya. Spettatori 6.500 circa