Fiaccolata per la pace domani a Firenze
Firenze, 30-6-2025 - “Fermiamo le guerre – Per la pace, la giustizia e il diritto internazionale”: la Cgil Toscana lancia un appello per una fiaccolata per domani martedì 1° luglio a Firenze e si rivolge a tutte le forze pacifiste per costruire insieme un grande momento di partecipazione. "Contro la guerra globale, contro il riarmo, contro gli autoritarismi e per fermare il massacro a Gaza".Ritrovo ore 19:45 e partenza da Piazza Santa Maria Novella, corteo per via dei Fossi, Borgo Ognissanti, piazza Ognissanti, via di Melegnano, ponte Amerigo Vespucci, Lungarno Soderini, conclusione con flash mob in Piazza del Cestello.
“Parteciperò alla fiaccolata promossa dalla Cgil perché credo che la pace sia un valore fondamentale. Di fronte ai conflitti che attraversano il mondo, dall’Ucraina al Medio Oriente, serve la diplomazia delle istituzioni internazionali” dice Valentina Mercanti, consigliera regionale della Toscana.
“Essere in piazza il 1° luglio – continua Mercanti – è un modo per testimoniare l’impegno per la pace e per invitare tutte e tutti a riflettere sul ruolo che ciascuno può avere nella costruzione di un futuro più sereno e giusto”.
Sempre domani, all'arena Apriti Cinema nella nuova location di Piazza Pitti, la prima serata della rassegna estiva del festival è dedicata alla Palestina con l'anteprima di PASSING DREAMS di Rashid MasharawiIn partenza la rassegna Middle East Now Summer Edit, con cui il festival presenta una selezione di film, documentari e approfondimenti dal Medio Oriente, in anteprima assoluta per il pubblico fiorentino, per uno sguardo profondo sul Middle East in questo momento di grande difficoltà e smarrimento. 4 martedì in Piazza Pitti - novità per questa edizione della rassegna Apriti Cinema - per 4 film e storie coinvolgenti che ci portano in Palestina, Iran, Libano, Egitto, per aprire finestre di conoscenza e nuove prospettive sul Medio Oriente.
Nella seduta del 27 giugno il Consiglio comunale di Calenzano ha approvato a maggioranza, con due astensioni, un ordine del giorno presentato dalla Giunta comunale per aderire alla Rete degli Enti locali per i diritti del popolo palestinese. L’atto approvato da Calenzano, come da altri Comuni della Città metropolitana di Firenze, prevede il riconoscimento dello Stato di Palestina proposto dalla Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente che prevede di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967, accanto allo Stato di Israele e con Gerusalemme capitale condivisa, di agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità e di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione del territorio occupato palestinese.
La Rete promuove inoltre, nell’immediato, attività di sostegno e sensibilizzazione a favore di ogni iniziativa volta ad esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza e la fine dell’occupazione militare, dell’espansione degli insediamenti illegali dei coloni e delle violenze e violazioni dei diritti umani in Cisgiordania, la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri senza restrizioni all’interno della Striscia e azioni che richiamino la centralità del diritto internazionale e degli organismi internazionali che lo rappresentano, oltre all’organizzazione di iniziative culturali e di sensibilizzazione sulle attività di solidarietà con il popolo palestinese portate avanti dalle Istituzioni e dall’associazionismo del proprio territorio.
“Questa adesione non fa altro - dichiara la Giunta comunale - che intensificare le nostre azioni, che servono a portare quanto sta accadendo in Palestina sui tavoli istituzionali della Regione, del Governo e della Comunità Europea e a cercare di fermare il genocidio che si sta compiendo in quel territorio martoriato da decenni. Il prossimo passo sarà valutare di deliberare, come ha fatto l’Amministrazione di Sesto Fiorentino, che tutte le aziende o enti partecipati dal nostro Comune possano mettere in campo azioni di boicottaggio di quei prodotti realizzati da aziende israeliane o a capitale israeliano”.