Ex teatro Comunale: il problema non è più solo estetico

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 27 agosto - La procura di Firenze ha aperto un fascicolo esplorativo sul «cubo» bianco e nero che svetta dal palazzo ultramoderno costruito al posto dell'ex Teatro Comunale in pieno centro di Firenze, dentro l'area Unesco. Il procuratore Filippo Spiezia ha aperto l'inchiesta senza indagati per accertare se sussistano reati. Secondo quanto emerge gli investigatori di polizia giudiziaria stanno raccogliendo elementi informativi più puntuali rispetto a quanto emerso finora nel dibattito cittadino per verificare eventuali violazioni alle norme edilizie e urbanistiche o altro.

"Apprendiamo dell’apertura di un fascicolo esplorativo e da parte della Procura di Firenze sul caso dell’ex Teatro comunale. Non possiamo che rimetterci alle valutazioni delle autorità competenti, auspicando che venga fatta piena chiarezza su eventuali responsabilità. Dal canto nostro, abbiamo acquisito ieri la documentazione specifica espressamente richiesta nei giorni scorsi. L’impressione che si ha da una prima lettura delle carte è che ci sia stata grande leggerezza e superficialità nell’esercizio delle funzioni autorizzatorie e di controllo, ovvero nella tutela dell’interesse pubblico. La politica, evidentemente, non ha fatto il suo dovere o l’ha fatto malamente" dichiarano il consigliere di Fratelli d'Italia Matteo Chelli e la capogruppo Angela Sirello.

"Ovviamente tutte e tutti possono cambiare idea. Ci fa piacere che le destre siano critiche rispetto all'operazione dell'ex teatro comunale. Ricordiamo che però c'è chi negli anni ha sempre manifestato, sollevato dubbi, domande e critiche, rispetto all'operazione -dichiara Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune- Il problema non è tanto il fatto che ci sia una cosa brutta, ma che un patrimonio pubblico sia diventato luogo esclusivo e di lusso. Quando il soggetto edificatore ha pagato per avere videosorveglianza in zona, né il PD né le destre hanno avuto da ridire.

Quando diciamo che il progetto della Fondazione Cassa di Risparmio per la vicina via Palazzuolo è pericoloso, perché il pubblico non ha gli strumenti, o la volontà politica, per garantire gli interessi pubblici, rimaniamo voce isolata. Attenderemo l'esito dei lavori avviati dalla Procura, studiando la documentazione che ci è stata consegnata a seguito di richiesta di accesso agli atti. C'è un tema specifico, che andrà risolto, ma c'è anche. un tema generale, che abbraccia l'incapacità di avere una visione complessiva e imporre gli interessi pubblici (come il fotovoltaico anche in area UNESCO)".

"Non ci fermeremo finché il cubo nero costruito sulla sommità dell'ex teatro Comunale di Firenze non sarà abbattuto, come avviene per ogni abuso edilizio. Si tratta di un obbrobrio che ferisce irreparabilmente lo skyline del centro storico di Firenze, che è patrimonio mondiale dell'umanità. La Commissione comunale Paesaggio e la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio hanno, a questo punto, il dovere tassativo di spiegare ai fiorentini, ma credo anche ai turisti di tutto il mondo, con quali criteri hanno dato il via libera, negli scorsi anni, alla costruzione di questa struttura". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Sui giornali - osserva Stella - chi aveva responsabilità di vigilare in quegli anni, adesso si trincera dietro a improvvisi vuoti di memoria o gioca allo scaricabarile. Giustamente la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per verificare se sussistono reati, nello specifico gli investigatori stanno raccogliendo elementi informativi su quanto emerso finora per verificare eventuali violazioni alle norme edilizie e urbanistiche. È evidente che qualcuno ha sbagliato, e deve pagare, ma soprattutto questa struttura va abbattuta".