Esselunga e Carrefour, fanno spesa senza coda alle casse
Durante il pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Peretola, hanno tratto in arresto due albanesi, giunti in Italia da poco tempo, rispettivamente dell’età di 27 e 29 anni, con l’accusa del reato di furto aggravato, in concorso, poiché si erano impossessati di merce esposta sugli scaffali del supermercato “Esselunga” di Via Di Novoli. Nella circostanza, i due, che si aggiravano con fare sospetto tra gli scaffali del supermercato, destavano l’attenzione del personale addetto alla sicurezza. I due uomini si appropriavano di generi alimentari e detersivi, occultando il tutto all’interno dei pantaloni e delle borse a tracolla che indossavano.
Poi, facendo finta di niente, oltrepassavano le casse omettendo di pagare. L’intervento tempestivo dei militari, allertati direttamente dal Responsabile della Sicurezza, ha consentito di arrestare i due albanesi. Gli stessi ammettevano la loro responsabilità, mentre la merce rubata, per un valore economico della somma di circa 160,00 euro, veniva restituita all’avente diritto. Gli arrestati sono stati sottoposti a regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri della Stazione di Calenzano hanno arrestato un uomo bulgaro, classe ‘83, residente a Prato, con l’accusa del reato di furto aggravato ai danni dell’esercizio commerciale “Carrefour”. L’uomo, secondo le indagini, avrebbe agito da solo. L’episodio è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio. Il 31enne, entrato nel negozio, ha attirato l’attenzione dell’addetto alla sicurezza perché si aggirava per gli scaffali del punto vendita, in modo sospetto. L’addetto alla sicurezza l’ha seguitoed ha potuto notare che, dopo aver preso delle bottiglie di liquori, previa forzatura delle placche antitaccheggio, si è appartato per poi occultare il tutto sulla sua persona.
Una pattuglia di Carabinieri, nel frattempo, a seguito di richiesta alla Centrale Operativa, si è portata sul posto, riuscendo a fermare il malvivente mentre tentava di uscire dal negozio senza pagare quanto occultato. La merce del valore di circa 300,00 euro è stata restituita all’avente diritto. L’arrestato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la locale camera di sicurezza.