Direttissima Firenze-Roma: priorità al raddoppio da Rovezzano

Redazione Nove da Firenze

Firenze – Sì a maggioranza in Aula, con 23 voti favorevoli e 8 astensioni, alla mozione illustrata dal capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli sul progetto di raddoppio della linea ferroviaria direttissima Firenze -Roma nel tratto tra Rovezzano e Figline Valdarno.

“Sono soddisfatto che questa mozione sia stata approvata senza alcun voto contrario da parte dell’opposizione. Ora mi auguro che il Governo faccia quello che è in suo potere, per far si che il percorso per la superamento del cosiddetto “nodo di Firenze” lungo la più importante dorsale italiana del trasporto ferroviario, sia avviato a soluzione senza ulteriori perdite di tempo, per il bene di tutti i viaggiatori e non solo dei pendolari toscani, che sono costretti a pagare il prezzo di una infrastruttura ormai inadeguata a sopportare il traffico Av e quello degli altri treni che la percorrono, tra cui quelli del servizio regionale”.

Con queste parole, il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli ha salutato l’approvazione da parte del Consiglio regionale, della mozione da lui presentata come primo firmatario, in merito al progetto di raddoppio della linea ferroviaria Direttissima Firenze-Roma nel tratto tra Rovezzano e Figline Valdarno. ”La mozione – spiega Ceccarelli – nasce in considerazione del percorso progettuale avviato già nel 2018 con RFI in merito alla necessità di procedere ad un raddoppio della Direttissima nel tratto che comprende anche la galleria di S.

Donato. All’epoca eravamo giunti ad avere due prime proposte di possibile tracciato da RFI. Poi, purtroppo la progettazione si è fermata, proprio quando Rfi ha recuperato importanti risorse grazie al Pnrr. Ora occorre, senza ulteriori perdite di tempo, che si proceda a riavviare la fase di confronto con RFI su questo intervento di importanza strategica sia a livello regionale che nazionale. E occorre che Governo, e in particolare del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, inserisca il progetto di raddoppio della Direttissima venga tra le priorità programmatiche dei prossimi anni e che siano individuate le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dell'opera”.

“Vorremmo capire come mai questa mozione viene discussa in Consiglio e non in commissione perché si chiede un intervento puntuale su una questione di rilievo regionale e anche di respiro nazionale” ha chiesto Alessandro Capecchi (FdI). Inoltre, “non si capisce quanto in passato, da parte della Regione, si sia voluto tenere vivo questo ragionamento, anziché concentrarsi sul tema del sotto-attraversamento di Firenze e la stazione Foster, i cui lavori sono stati ripresi con il Governo Meloni”. “Più volte – conclude - abbiamo audito in commissione Trenitalia e Rfi sui progetti di sviluppo della rete, non sono mancate le occasioni di confronto”, “comprendiamo che si va a scadenza legislatura e nuove elezioni” e che “una mozione come questa, dal contenuto particolare, arrivi in Consiglio anziché in commissione e si chieda al Governo di riattivare risorse”.

“Il problema del ponte a Rovezzano è atavico ed è quello che ha sempre comportato gravi ritardi e criticità” ha aggiunto Giovanni Galli (Lega). “Credo che non si arriverà mai ad una soluzione definitiva”, “non aumenterà il numero dei treni regionali”, “è inutile si vada sottoterra con la Direttisima quando si rimane con il problema che i treni restano in coda per guasti o affollamento di mezzi“.

“Sono strategici il raddoppio e il sotto-attraversamento della città, così si liberano cinque binari a Santa Maria Novella – ha detto Maurizio Sguanci (IV)– Una mozione più che opportuna e sono favorevole, è tutta strategica e non ha niente di politico”. “E’ una mozione dovuta a tutti quelli che prendono questi mezzi per venire a lavorare e andare a scuola”.