Ddl appalti, lettera Cgil-Cisl-Uil Toscana ai parlamentari

Redazione Nove da Firenze

Firenze, 11-4-2022 - Ddl appalti, lettera aperta di Cgil-Cisl Uil Toscana ai parlamentari toscani: “Serve un cambio di passo nella discussione alla Camera dei deputati sulla legge di iniziativa del Governo in materia di contratti pubblici”. Nel Ddl, già approvato dal Senato, nei bandi di gara negli appalti di servizi pubblici non è prevista l’obbligatorietà di inserire la clausola sociale per tutelare l’occupazione (l’inserimento della stessa sarebbe facoltativo): una scelta “grave e inaccettabile” per Cgil-Cisl-Uil Toscana.

Che ricordano un esempio dell’importanza della clausola sociale: “Nell’appalto delle pulizie e della sanificazione nel comparto sanitario toscano sono stati salvaguardati i posti di lavoro di oltre 3.000 lavoratrici e lavoratori, garantendo loro la stessa qualità e quantità di condizioni e con esse garantendo la qualità di un servizio fondamentale per garantire il diritto alla salute”. In Toscana senza questo tipo di clausole sociali ci sarebbero decine di migliaia di posti di lavoro a rischio: la maggior parte della forza lavoro riconducibile ai settori pubblici è esternalizzata negli appalti.

Sul Ddl appalti i sindacati toscani, oltre alla reintroduzione dell’obbligatorietà della clausola sociale, chiedono ai parlamentari della nostra regione di intervenire anche sul mancato adeguamento dell’art. 177 del Codice degli appalti, sul mancato ridimensionamento delle procedure negoziate senza bando di gara, sulla mancata cancellazione del criterio del massimo ribasso.

IL TESTO DELLA LETTERA

Gentile Onorevole, Le scriviamo per metterla a conoscenza delle preoccupazioni che stanno attraversando le organizzazioni sindacali confederali circa l’approvazione del testo, al Senato, sul disegno di Legge d’iniziativa del Governo in materia di contratti pubblici, che prossimamente sarà discusso alla Camera dei Deputati.

Queste forti preoccupazioni sono da ricercarsi:

Il quadro di riferimento normativo attuale ha garantito, anche in questa regione, la stabilità occupazionale, una buona occupazione e sarà, purtroppo, inevitabilmente compromesso con questo nuovo impianto legislativo. Basti un solo esempio dell’importanza della clausola sociale: nell’appalto delle pulizie e della sanificazione nel comparto sanitario toscano sono stati salvaguardati i posti di lavoro di oltre 3.000 lavoratrici e lavoratori garantendo loro la stessa qualità e quantità di condizioni e con esse garantendo la qualità di un servizio fondamentale per garantire il diritto alla salute, come anche l’emergenza pandemica ci ha dimostrato.

Fortemente preoccupati per il quadro normativo che si delinea, crediamo, fermamente, che dovremmo andare in una altra direzione, per garantire la stabilità occupazionale, una buona qualità del lavoro negli appalti, per costruire maggiori garanzie di contrasto ad eventi di corruzione ed a potenziali fenomeni di infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema degli appalti. Per tutto quanto detto sopra, Vi chiediamo di fare Vostre le nostre preoccupazioni, agendo sul testo in discussione e modificandolo nella direzione da noi auspicata.

Firmato: le Segreterie Confederali di Cgil-Cisl-Uil della Toscana (Gessica Beneforti Cgil Toscana, Roberto Pistonina Cisl Toscana, Fabrizio Grassi Uil Toscana)